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Cronaca
05.02.2014 - 17:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Tutte le cifre rosse di Lugano Airport. L'operazione Minoan è costata oltre un milione. E Darwin ha ancora un debito di 1,4

Preoccupa la situazione finanziaria della LASA, la società pubblica che gestisce lo scalo. Ecco tutte le cifre dell'aviazione di linea

di Marco Bazzi

LUGANO – Oltre un milione di franchi in cinque mesi. Tanto è costata a Lugano Airport - secondo fonti di liberatv - l’operazione con la Minoan, la compagnia greca che l’anno scorso, tra fine marzo e fine agosto, ha assicurato i voli Lugano-Roma e Lugano-Vienna. Un’operazione intrapresa dalla direzione dello scalo senza dubbio in buona fede, con l’intento di rilanciare l’aviazione di linea.

L’importo rientrava in un accordo firmato con la compagnia dalla LASA (che sta per Lugano Airport SA) al momento in cui la Darwin Airline ha deciso di rinunciare al collegamento con la capitale italiana.

Una parte della somma è stata versata alla Minoan sotto forma di contributo marketing (attinto dal budget di promozione di Lugano Airport), il resto se n’è andato in tasse aeroportuali, carburante, servizi a terra e via dicendo, sotto forma di contributo al traffico aereo.

Quindi, il costo dell’operazione Minoan non si limita ai 250'000 franchi indicati lunedì sera in Consiglio comunale dal municipale a cui fa capo l’aeroporto, Angelo Jelmini, il quale ha comunque precisato di non poter rivelare tutti i dettagli finanziari per motivi di discrezione.

Nel frattempo la compagnia ha incassato, si stima, circa 400'000 franchi di biglietti pagati dai passeggeri che hanno volato sulle due tratte.

L’operazione con Minoan – per la quale Lugano era rimasto uno dei pochi aeroporti accessibili, dopo che, prima Oxford e poi Vienna, avevano chiuso i rubinetti della benzina alla compagnia - non si può certo definire un successo.
Lo aveva ammesso a fine agosto lo stesso direttore di Lugano Airport, Alessandro Sozzi, precisando comunque che “la Minoair non ci deve nemmeno un franco”.

Un’operazione in perdita per la LASA – appartenente per l’87,5% alla Città e per il 12,5% al Cantone - che si rifletterà direttamente sulle finanze di Lugano, già profondamente rosse. Per fare i conti finali e disporre dei dettagli contabili del 2013 bisognerà attendere ancora qualche mese, quando il Consiglio d’amministrazione fornirà le cifre complete al Municipio.

Una cosa è certa: la LASA, dovrà essere ricapitalizzata e il Comune dovrà apportare quattro milioni di franchi. Il messaggio, che prevede anche 3,5 milioni di investimenti per la costruzione di nuovi hangar, arriverà prossimamente sui banchi del Consiglio comunale.

Il disavanzo accumulato nel 2013 dall’aeroporto si aggira sui 700'000 franchi, stando alla cifra pubblicata oggi dal Corriere del Ticino (se si fa astrazione dei quasi 700'000 franchi annui di affitto delle infrastrutture aeroportuali che Lugano rinuncia a incassare).

Ma sulle finanze della LASA non pesa solo l’operazione Minoan. C’è il precedente debito di Darwin, che fino a pochi mesi fa ammontava a due milioni e 400'000 franchi. Poi è arrivata la compagnia araba Etihad Airways, basata ad Abu Dhabi, che ha rilevato il 33% delle azioni di Darwin. Una boccata d’ossigeno per la compagnia ticinese, che il 31 dicembre scorso ha potuto coprire una parte del debito con la LASA, versando un milione di franchi in contanti.

Il piano di rientro prevede che Darwin - la quale oggi assicura le rotte Agno-Zurigo e Agno-Ginevra – versi il rimanente (1,4 milioni) nei prossimi mesi. Ma per ora non ha fatto fronte ad altri impegni e ogni mese che passa il debito risale di circa 200'000 franchi, che è il costo generato dalla compagnia all’aeroporto di Lugano. 

 

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