LOCARNO - Invece di due sole marmotte, massimo previsto dal regolamento sulla caccia, ne aveva abbattute tre. Poi, quando si è accorto che in quella zona del Lucomagno, nelle montagne di Campra, c'erano in giro i guardiacaccia ne ha gettata una nella vegetazione tentando di occultarla. Ma le guardie lo tenevano sotto osservazione e, quando il cacciatore è stato fermato e torchiato, dopo aver negato l'infrazione, ha dovuto ammettere che anche la terza marmotta era sua.
Dal profilo della legge sulla caccia il reato è abbastanza grave, e comporta il ritiro della patente da uno a due anni. Ma c'è un'aggravante: il "bracconiere" è un agente della polizia cantonale, del Reparto del traffico, per la precisione, nonchè consigliere comunale in una località della Vallemaggia. E come gendarme ha anche, per legge, un ruolo di polizia della caccia. Inoltre, al momento del controllo, l'uomo aveva segnato sulla patente la cattura di una sola marmotta. E aveva il fucile ancora carico, il che fa presumere che... Anche se il processo alle intenzioni non si può fare.
La vicenda, senza però alcuni dettagli contenuti in questo articolo, è stata raccontata questa mattina da LaRegione. Per ora l'unico provvedimento nei confronti dell'agente è quello adottata dall'Ufficio caccia e pesca, vale a dire il ritiro della patente, cui seguirà una multa. Ma ora, dicono al Comando della Polizia cantonale, nei confronti dell'agente verrà aperto un procedimento disciplinare.
emmebi