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Cronaca
03.06.2015 - 13:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caso Pasi, parla Galfetti: "Sono sorpreso: è una persona preparata e integerrima. Da Berna comunicazione maldestra e brutale"

Parla il noto avvocato penalista: "Pasi lo conosco benissimo sia come magistrato sia per aver fatto la pratica nel nostro studio. Non mi sorprenderei se ora Berna chiudesse o ridimensionasse l'antenna ticinese del Ministero della Confederazione"

LUGANO – "La decisione mi ha sorpreso parecchio". Renzo Galfetti, uno degli avvocati penalisti più noti in Ticino e che professionalmente ha avuto a che fare parecchio con il Ministero Pubblico della Confederazione, commenta con stupore la decisione del procuratore generale Michel Lauber di sospendere con effetto immediato il procuratore capo della sede di Lugano Pierluigi Pasi. Una decisione motivata con divergenze nella conduzione dell'antenna ticinese del Ministero della Confederazione. "Conosco Pasi da molti anni – dichiara Renzo Galfetti a Liberatv - sia perché ha fatto pratica nel nostro studio sia professionalmente da quando svolge la sua funzione di magistrato. Lo conosco come persona preparata e intelligente e quel che più conta integerrima". L'avvocato Galfetti critica anche duramente le modalità con cui è stato sospeso Pasi. "La comunicazione da parte del Ministero della decisione, di per sé legittima, mi ha sorpreso perché irrispettosa, maldestra e brutale. In situazioni come queste servirebbe più intelligenza e fair play, anche perché i rimproveri, da quanto si capisce, riguardano esclusivamente i metodi di conduzione della sede ticinese e non le capacità del magistrato. Devo anche dire che se i metodi di conduzione che Berna vuole imporre al Ticino sono quelli che Berna ha adottato nel famoso procedimento Montecristo, costato svariati milioni di franchi, voluto da Berna scavalcando Lugano e che dopo 10 anni di inchieste si è risolto con l'assoluzione di quasi tutti gli imputati; beh, se i metodi sono questi c'è di che preoccuparsi". Infine chiediamo a Galfetti se la sospensione di Pasi potrebbe aprire la strada a un decisione più strutturale da parte di Berna: ovvero il ridimensionamento se non la chiusura dell'antenna ticinese. "Non mi stupirebbe – replica Galfetti - perché questa cultura del Ministero pubblico di Berna ignora le differenze che ci possono essere nella cultura latina, altrettanto efficace ed efficiente della loro, ma più rispettosa nella forma investigativa. Da noi gli organi investigativi non hanno mai avuto bisogno di certe virulenze per condurre le indagini. A Berna hanno invece una cultura più tedesca, teutonica, ma i risultati delle inchieste non sono molto diversi". AELLE
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