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Cronaca
10.12.2015 - 12:200
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Nekkaz a Locarno. "Pagherò le multe alle donne che in Ticino violeranno il divieto del burqa". Salvioni: "Un intellettuale che va ascoltato"

L'imprenditore franco algerino ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Marcacci. Il municipale: "Giusto confrontarsi con lui"

LOCARNO - Rachid Nekkaz, l’imprenditore franco-algerino che da 4 anni paga le multe delle donne francesi e belghe con il burqa o il niqab (e intende fare la stessa cosa per le musulmane che saranno multate in Ticino), è arrivato puntualmente in tarda mattinata a Locarno.

Di fronte a palazzo Marcacci ha tenuto una  conferenza stampa per spiegare le sue ragioni. L’arrivo di Nekkaz a Locarno era stato annunciato ieri sera con una nota stampa dal “Guastafeste” Giorgio Ghiringhelli, promotore del divieto di “dissimulare il volto”, approvato in votazione popolare e recentemente sfociato nella legge “anti-burqa” varata dal Gran Consiglio.

Nekkaz, scriveva ieri Ghiringhelli, arriverà “assieme a una donna con il niqab appartenente a quel covo di estremisti del Consiglio centrale islamico capeggiato dallo svizzero Nicolas Blancho (quello che alla tv svizzero tedesca DRS aveva detto che picchiare le donne fa parte dei diritti dell’uomo…).  Vi dico subito che non parteciperò a questa pagliacciata islamista, perché ho altre cose più importanti da fare”.

Infatti questa mattina a Locarno Ghiringhelli non c’era. Nekkaz ha detto che gli sarebbe piaciuto confrontarsi con lui, e ha aggiunto di aver scelto Locarno per il solo fatto che è una cittadina meravigliosa. Ha aggiunto che pagherà le multe emesse contro le donne che in Ticino trasgrediscono il divieto e che è pronto a ricorrere fino al Tribunale dei diritto dell’uomo di Strasburgo per contestare le sanzioni.

Con lui c’era Illy, una giovane donna svizzera, con un bimbo in  braccio, che si è presentata con il volto coperto. 

“Nekkaz mi è parsa una persona moderata e affabile – dice a liberatv il capodicastero sicurezza di Locarno, Niccolò Salvioni, che ha seguito da vicino l’evento -, e si è limitato a spiegare i motivi per cui ritiene che la decisione di multare le donne che portano il burqa sia dal suo punto di vista iniqua”.
Occorre ascoltare e anche riflettere, aggiunge Salvioni, “ci sono diversi pensieri e correnti nell’ambito dell’Islam, e Nekkaz è un intellettuale interessante, con il quale penso sia giusto confrontarsi senza pregiudizi”.

Di fronte a palazzo civico c’era anche il comandante della Polizia di Locarno, Silvano Stern, con alcuni agenti, per garantire che la conferenza stampa andasse a buon fine e non ci fossero disordini. Nessuna contestazione ha turbato l’evento.

emmebi 

 

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