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Cronaca
10.04.2018 - 10:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Mamma le zecche! Ecco dove colpiscono e come difendersi e difendere i propri animali da punture che possono essere letali. Il veterinario Aaron Balli: “La meningoencefalite non va sottovalutata”

Parla il veterinario di Ascona: “Non ci sono zone endemiche particolari. La puntura dei parassiti si può evitare, ma non ci sono metodi infallibili"

ASCONA – Con l’arrivo della bella stagione le gite all’aria aperta – spesso in compagnia degli amici a quattro zampe – nei prati assolati o in sentieri boschivi diventano sempre più frequenti.

Le avventure lontano dallo smog cittadino rappresentano però un potenziale pericolo sia per gli esseri umani che per gli animali. Uno di questi rischi è quello di venire a contatto con le zecche, attive – lo ricordiamo – quando la temperatura supera i 7°.

Nel 2016, si è raggiunto il record di punture di zecche in Svizzera. Ben 4’000 sono state le persone che hanno dovuto ricorrere a una visita medica in seguito al contatto col parassita, che può trasmettere la meningoencefalite (di origine virale) e la borelliosi di Lyme (di origine batterica).

Ecco dunque che diventa fondamentale conoscere le zone dove le zecche sono maggiormente presenti e quali misure preventive adottare per proteggersi. Per saperne di più abbiamo interpellato il veterinario di Ascona Aaron Balli.

Quali sono le zone più a rischio per le zecche in Ticino?

“Generalmente, le valli superiori sono quelle dove i minuscoli aracnidi ematofagi sono presenti in maggiori quantità. Tutte le aree confinanti con il bosco, però, sono a rischio. Non ci sono delle zone endemiche particolari per quanto riguarda gli animali. Le zecche sono presenti un po’ dappertutto, quindi... massima attenzione ovunque andiate”.

Per quanto riguarda gli animali domestici, quali trattamenti consiglia per proteggerli o curarli?

“Chiaramente esistono delle misure preventive sia per i cani che per i gatti. Sul mercato sono presenti dei collari antiparassitari che fungono da repellente per i pulci e zecche. Oppure, c’è la possibilità di utilizzare dei prodotti in fialette spot-on da applicare sulla cute dell’animale. Da qualche anno, ci sono inoltre medicamenti sotto forma di pastiglia. Tutte queste misure proteggono cani e gatti per diversi mesi”.

Anche l'essere umano non è immune dall’attacco delle zecche. Quali rischi corre l’uomo?

“In Vallemaggia ci sono state delle persone che – dopo essere venute a contatto con una zecca – hanno contratto la meningoencefalite: un’infezione virale molto presente regionalmente soprattutto oltre Gottardo, dove chi abita in zone boschive viene vaccinato regolarmente. Anche in Ticino si consiglia il vaccino alle persone a rischio. Personalmente ho deciso di proteggere tutta la mia famiglia. I rischi sono elevati: una meningoencefalite non curata può portare conseguenze permanenti e in taluni casi persino alla morte”.

Consiglia quindi il vaccino per scongiurare qualsiasi pericolo?

“Personalmente sì, ma essendo un veterinario e non un medico non posso dire cosa è giusto o sbagliato fare. Dico solo che chi vive in zone a rischio dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea”.

E gli animali, invece, quali rischi corrono?

“Una puntura di una zecca per un animale può comportare diverse patologie. Le malattie insorgono attraverso dei protozoi trasmessi dalle zecche e, generalmente, sono di origine batteriche. Se vengono colpiti i globuli rossi dell’animale, allora, si avrà una forte anemia, mentre se colpiscono le piastrine ci saranno problemi di coagulazione. In tutti casi, però, le infezioni vanno a parassitare il sistema sanguineo, creando delle reazioni del corpo auto immunitarie. I danni possono perdurare per anni e, nel peggiore dei casi, portare alla morte”.

A uomini e donne basta essere ben vestiti durante una gita per evitare la puntura del parassita?

“Non esiste un metodo sicuro per evitare del tutto le zecche: riescono a intrufolarsi nei vestiti e attaccare. Chi suda di più è comunque in genere maggiormente a rischio, perchè le zecche sono attirate da emanazioni corpporee, il che vale anche per gli animali. Nel mio lavoro ho a che fare con dei cani che frequentano le stesse zone, ma alcuni vengono colpiti dalle zecche e altri no. È una questione abbastanza soggettiva”.

Quali sono gli animali maggiormente colpiti generalmente?

“Cervi, caprioli, cinghiali, come cani e gatti, spesso sono soggetti ad avere le zecche. In questo periodo ci sono molti ungulati nelle nostre valli, alcuni provenienti da altre regioni del Ticino, il che aumenta il rischio di propagazione di pulci e zecche”.

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