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Cronaca
06.11.2018 - 11:090

Salmo svizzero nelle scuole dell'obbligo, Tiziano Galeazzi torna alla carica: "Ci sono scuole in cui non viene insegnato. Chi mente?"

Il deputato UDC interpella nuovamente il Governo. "Cosa ne pensa il DECS e quali provvedimenti prenderà? Oppure finirà a "vino e tarallucci" come spesso capita?"

BELLINZONA – Non soddisfatto dalla risposta del Consiglio di Stato a una prima interrogazione sull'insegnamento del Salmo svizzero nelle scuole, il deputato UDC Tiziano Galeazzi torna all'attacco. Lo fa con un secondo atto parlamentare nel quale mette in luce il fatto che, in realtà, "in alcune scuole non venga insegnato quanto stabilito dal Parlamento nel 2013".

"Chi dice bugie? – si legge nel testo consegnato al Governo da Galeazzi – il DECS, i docenti incaricati d'insegnarlo o gli allievi che hanno un vuoto di memoria?".

E ancora: "In data 31 luglio inoltrai al Governo un'interrogazione dal titolo “A che punto siamo con l’insegnamento del Salmo svizzero nelle scuole?“ riguardante l'obbligatorietà dell'insegnamento del Salmo nelle scuole ticinesi. Questo secondo quanto votato e approvato dal Parlamento il 6 maggio 2013".

Lo scorso 28 ottobre, l'Esecutivo rispose che "nelle scuole dell'obbligo del nostro Cantone, non risultano mancanze d'insegnamento o segnali che possano rilevarne il contrario" precisando che il "Salmo verrebbe insegnato nelle lezioni di musica oppure quelle di storia o civica".

Secondo un sondaggio effettuato dal deputato UDC in alcune famiglie risulta che le scuole elementari di Breggia (località Lattecaldo), Coldrerio, Savosa, Camorino, S. Antonino, Cadenazzo, Bellinzona, Sementina e Prato Leventina (località Rodi Fiesso) e nelle scuole medie di Stabio, Massagno, Tesserete, Giubiasco e Bellinzona non venga insegnato il Salmo svizzero.

"E chissà  – prosegue – quante ve ne sono ancora. Si ha quindi l'impressione sconcertante, che le disposizioni non siano chiare e che non vi siano neppure delle verifiche sull’implementazione . Non si vuole nemmeno pensare che non vi sia da parte del DECS la volontà di non insegnare il Salmo".

Alla luce di quanto esposto, Tiziano Galeazzi pone le seguenti domande al Consiglio di Stato:

1) Quando il DECS ha impartito alle scuole dell'obbligo l'insegnamento del Salmo e in che modo l'ha fatto ufficialmente?

2) Che tipo di accertamenti concreti ha introdotto per controllare che venga rispettato l'obbligo dell'insegnamento del Salmo in tutte le scuole? (secondo decisione del Parlamento nel 2013)

3) Nella risposta del 28 ottobre risulta che le scuole sono autosufficienti sull'insegnamento delle materie. Se cosi fosse, significa che da parte del DECS non è attiva una rete di controlli o del personale specifico, come organo superiore per portare delle verifiche?

4) Se sono stati fatti dei controlli, specificare perchè in questi istituti elencati non viene insegnato il Salmo. Elencare in quanti altri si ripete questa mancanza istituzionale approvata dal Parlamento nel 2013.

5) Se vi sono stati controlli  in tutte le scuole, perchè i docenti specifici non rispettano le disposizioni? Che ne pensa il DECS su questo “ammutinamento”? A quali provvedimenti ricorrerà? Oppure finirà a “vino e tarallucci” come spesso capita?

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