BELLINZONA - Tutti ormai lo sanno: partiti, Consiglio di Stato e Gran Consiglio: per come si sono messe le cose, discutere del preventivo 2013 a dicembre è una pura illusione. Meglio far passare le feste e portarlo in aula a gennaio. In questo senso i primi a formalizzare la richiesta saranno i liberali radicali che chiederanno in Gestione di rimandare all'inizio del prossimo anno la discussione parlamentare.
In un comunicato stampa il PLR sostiene che “il preventivo è un documento proposto dall'intero Governo ed è quindi errato attribuire le responsabilità dello stesso unicamante alla direttrice del DFE Laura Sadis. Tutte le forze di Governo devono assumersi le loro responsabilità" e chiedono di discutere il preventivo 2013 nella seduta di gennaio del Gran Consiglio". Prendere tempo insomma per dare tempo a tutti di ragionare sulle proposte del Governo ma anche per fare meglio dei 18 milioni proposti dai ministri. Per i PLR infatti "ció permetterà di avere il tempo necessario per identificare quelle misure necessarie per raggiungere l'obiettivo di un maggior rientro del disavanzo dei conti del Cantone“.
Ma il partito di Laura Sadis chiede anche "dei chiari indirizzi di rientro strutturale del deficiti nei prossimi anni. Se non saranno date queste due condizioni il gruppo parlamentare valuterà anche l'ipotesi di non approvazione del preventivo. Si ritiene inoltre che in questo contesto l'iniziativa fiscale della Lega non puó essere sostenuta ed è importante che a breve la popolazione possa pronunciarsi in votazione“.
Insomma: più tempo per fare di più altrimenti anche il PLR è pronto a bocciare il preventivo.
Domani la Gestione discuterà dei 18 milioni
Intanto in giornata il Consiglio di Stato ha spedito il documento con il dettaglio delle ulteriori manovre di rientro per 18 milioni. "Recependo la volontà politica di migliorare il deficit di 198,5 milioni del preventivo 2013 espressa in particolare dei presidenti di tre dei quattro partiti di Governo, il Consiglio di Stato ha valutato uteriori misure per 18,4 milioni contenendo alcune spese, sostenendo o dilazionando nel tempo alcuni nuovi compiti e aumentando selettivamente alcune entrate" si legge nel documento di tredici pagine alla Commissione della gestione.
Le misure proposte dal Governo, che portano il preventivo dai 198,5 milioni di deficit a 180 milioni con un autofinanziamento positivo di 20,4 milioni, riguardano "ulteriori misure riducendo ulteriormente la spesa per 10 milioni, aumentando i ricavi di 6,9 milioni, e posticipando alcuni nuovi compiti nella misura di 1,6 milioni".
Dando in parte seguito alle proposte dei partiti, il Consiglio di stato ha deciso di aumentare a 300mila franchi la soglia imponibile per i globalisti (con un aumento di 3,7 milioni) e un prelievo conto deposito strade nazionali per 3 milioni. Sul fronte delle uscite si dovrebbero risparmiare 1,5 milioni sui costi del personale con una gestione più selettiva delle sostituzioni, "in un ottica di parsimonia" limitare le indennità di trasferta riducendo il preventivo di 360mila franchi. Il Governo poi rinuncerà ad alcuni beni e servizi come sistemi informatici o progetti logistici avvertendo che ci sarà un'inevitabile riduzione dei livelli di servizio.