Preventivo: la Gestione non sbroglia la matassa

BELLINZONA – Dal pasticcio sul preventivo si esce con un rinvio. Forse. Sì, ma a chi? Alla Commissione della Gestione o al Governo? A decidere sarà il Gran Consiglio nella seduta di settimana prossima. Il PLR propone di rispedire tutto in Gestione, il PPD al Consiglio di Stato. È questa la principale novità emersa dalla riunione che i commissari hanno tenuto questa mattina a Bellinzona: prima di cominciare la discussione in aula si voterà su queste due mozioni d'ordine.  Ma ancora una volta non si capisce se ci saranno i numeri necessari per far passare l'una o l'altra tesi. La mediazione tentata fino all'ultimo momento tra i partiti non sembra aver portato a grandi risultati. La mozione PPD sembra godere di un certo vantaggio, al momento. Di fatto sarebbe una bocciatura del preventivo. Ipotesi che, oltre agli azzurri, potrebbe piacere a Verdi e UDC. Con l'appoggio della Lega la partita sarebbe chiusa, ma ancora non è chiara la posizione che prenderà il partito di maggioranza relativa. Quanto ai socialisti è facile prevedere che non appoggino nessuna delle due proposte, coerentemente con la posizione tenuta finora. I giochi, insomma, restano ancora una volta aperti. E c'è ancora una settimana di tempo prima del voto e un'ultima riunione della Gestione. Visto quanto successo fin qui, nessuno può escludere nuove sorprese. 

Mettiamo ora una nota a margine per spiegare la confusione che regna in Gran Consiglio. Stamattina è tornata d’attualità l’ipotesi di votare sull’entrata in materia che, lo spieghiamo per i molti profani del complesso linguaggio parlamentare, significa esprimersi sul fatto di iniziare o meno la discussione e l’analisi del testo. In caso di risposta negativa, tutto torna automaticamente al Consiglio di Stato. Una perizia giuridica del Cantone sembrava escludere questa possibilità di voto. Ma stamattina le certezze del diritto sono sembrate meno granitiche. E dunque l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio potrebbe decidere di reintrodurre la votazione.  Ma sono scarse le possibilità che ciò avvenga. Se il preventivo superasse lo scoglio delle due mozioni PLR/PPD, di fatto un'entrata in materia mascherata, ci sarebbe un implicito via libera alla discussione. A quel punto si aprirebbe una fase molto caotica del dibattito che verrebbe narrata attraverso complessi passaggi regolamentari. Una discussione che per altro non avrebbe alcuna certezza di arrivare a una decisione, avendo i quattro partiti di Governo quattro posizioni diverse.