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27.02.2013 - 16:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Bufera in Municipio a Locarno: Cotti e Bergonzoli replicano al PLR

Tengono banco le polemiche legate al caso Vidoli e alla vignette contraffatte

LOCARNO – Chi ha letto la sua lettera al vetriolo nella rubrica “i lettori ci scrivono” dell’ultimo Mattino, a pagina 31, non può non comprendere una certa irritazione nei suoi confronti da parte dei vertici del PLR. La lettera non era firmata da un lettore qualsiasi: trattavasi del municipale PPD Giuseppe Cotti.

Ecco alcuni passi: “Non c’è pace a Locarno per quello che è diventato ormai anche nella città del Verbano il fu partitone. Prima le schermaglie fra il sindaco e il collega Giovannacci, reo unicamente di pensare con la propria testa. Ma si sa che pensare con la propria testa in un partito di ispirazione liberale non è (più) lecito, perlomeno non è lecito a Locarno. In questo caso la Carlina ha pensato bene di scomodare il presidente cantonale, come se Cattaneo non avesse cose più importanti a cui pensare. Poi la contestata nomina dell’Avv. Mariotti a coordinatore della sezione, una nomina che guarda più indietro che avanti. E ora, da ultimo – e speriamo veramente che sia l’ultimo episodio – il vizietto del consigliere comunale Luigino Vidoli di fotocopiare i permessi per poter parcheggiare in zona blu. Luigino Vidoli, ossia un fido scudiero della sindachessa, che è stato lautamente onorato negli ultimi anni con mandati diretti da parte del Comune”.

E ancora su Vidoli: “Ci auguriamo a questo punto che nella fotocopiatrice abbia ancora sufficiente inchiostro per stampare le proprie dimissioni dal consiglio comunale, sempre che il partitone abbia il buon senso di chiedergliele”.

Accipicchia, vien da dire, che coraggio da parte di un giovane politico in un Cantone tendenzialmente omertoso come il Ticino.

Per farla breve, Cotti non poteva non aspettarsi di essere citato nella presa di posizione odierna dei vertici cantonali e locarnesi del PLR, che ha sintetizzato l’esito del summit svoltosi lunedì sera per discutere anche del caso Vidoli.

A Vidoli il PLR ha chiesto un atto di responsabilità: non le dimissioni dal Consiglio comunale, ma almeno dalla Commissione della legislazione. A Cotti ha detto: “stigmatizziamo pubblicamente e con forza gli attacchi inaccettabili formulati dalle colonne del Mattino nei confronti del Sindaco e della Sezione PLR”.

E lui, Giuseppe Cotti, cosa replica?

“Prendo atto che per i vertici del PLR locarnese - dichiara a libertav.ch - la mia colpa sarebbe quella di aver chiesto le dimissioni di un consigliere comunale, perché di questo sostanzialmente si è trattato, e di aver affrontato in maniera forse un po’ colorita il problema della mancanza di leadership nel PLR a Locarno. Ha stupito, e mi ha stupito in particolare il silenzio del Sindaco nell’intera vicenda. Sindaco giustamente sempre al fronte in difesa del bene dei cittadini, ma questa volta latitante. Mi auguro per loro, e per il bene della Città, che si possa presto tornare a discutere e interagire con un Partito coeso. Le divisioni all’interno del partito di maggioranza non fanno bene a nessuno”.

Nel comunicato del PLR ce n’era un po’ per tutti. Anche per il municipale leghista Silvano Bergonzoli: “Si chiede al Municipio di effettuare le dovute verifiche sul possibile caso di violazione del segreto d’ufficio da parte del municipale Silvano Bergonzoli”.

E anche Bergonzoli reagisce, spiegando com’è andata la vicenda Vidoli, emersa in seguito a una sua segnalazione.

“Io la lettera che segnalava il caso l’ho ricevuta in modo anonimo, ma visto che era impossibile presentarla così l’ho riscritta. Poi, dal momento che nella lettera si parlava anche della connivenza di un agente della polizia comunale con Vidoli, sono andato a farla leggere al comandante Silvano Stern e lui mi ha detto: ‘Arrivi in ritardo, perché due giorni fa ho già ritirato le vignette contraffatte a Vidoli’. Ora, l’avvocato Mariotti mi accusa di aver violato il segreto d’ufficio, perché la lettera l’ho inviata per conoscenza al Municipio. Ma per provare che le cose sono andate come dico, mi sono fatto scrivere una dichiarazione dal comandante e l’ho presentata ieri ai colleghi di Municipio. Poi mi accusano di aver passato alla Regione il rapporto del comandante sul caso Vidoli, e allora mi sono fatto scrivere dalla redazione un attestato nel quale si dice che i giornalisti l’hanno ricevuto da altra fonte. E per quanto riguarda la posizione di Vidoli, penso che dimettersi è il minimo che possa fare. Il PLR dovrebbe avere il coraggio di dirglielo”.

emmebi

 

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