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08.10.2013 - 09:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Risanamento finanziario, Bellinzona al Governo: "Sacrifici insostenibili"

Il Municipio scrive al Consiglio di Stato: "Ci proponete uno scenario di aggravi inaccettabile"

BELLINZONA - Il Municipio di Bellinzona parla apertamente di "decisa insoddisfazione". Lo fa, dopo aver scritto al Consiglio di Stato, in una nota stampa sulle proposte del Cantone in merito alla manovra finanziaria 2014.

“Il Municipio evidenzia come per Bellinzona l’insieme delle proposte avanzate possa avere chiare conseguenze negative (circa 370'000 franchi di oneri supplementari rispetto al 2013, anno in cui vi è già stato un aggravio di 850'000 franchi rispetto al 2012). Se le misure proposte entrassero in vigore, per la Città di Bellinzona vi sarebbe dunque un netto peggioramento della situazione finanziaria di circa 1,2 milioni di franchi rispetto al 2012, anno i cui è stato deciso il primo ribaltamento di oneri sui Comuni”.

Uno scenario, prosegue la nota, che il Municipio ritiene inaccettabile, “considerando come Bellinzona stia già compiendo sforzi considerevoli per rimettere in equilibrio le proprie finanze e come la Città sia coinvolta in un non semplice progetto aggregativo. Aggravare i conti della Città con ulteriori oneri calati dall’alto non farebbe altro che rendere ancora più complicato questo percorso".

Cosciente delle difficoltà finanziarie del Cantone, "il Municipio di Bellinzona si dichiara comunque disposto ad entrare nel merito di proposte alternative, e più precisamente:
        • conferimento a tutte le misure di un carattere provvisorio, con l’impegno di varare proposte strutturali nel corso del 2014-2015, che siano ispirate al principio della dissociazione dei compiti; 
        • apertura sul fronte del cambio di sistema nel maggior contributo comunale alle assicurazioni sociali; 
        • apertura sul fronte delle misure “a beneficio dei Comuni”, pur sottolineando che parte di esse avranno effetti negativi;. 
        • richiesta di congelamento delle misure aggiuntive di aggravio; un margine di discussione è immaginabile sul fronte dei trasporti; 
        • revisione del sistema di attribuzione dei costi dell’assistenza sociale secondo criteri di maggiore solidarietà intercomunale (“cantonalizzazione” del fabbisogno)".

Il Municipio auspica infine che la sua presa di posizione – unitamente a quelle pure critiche di altri Comuni e dell’Associazione dei Comuni ticinesi (ACT) – possa indurre il Consiglio di Stato a rivedere le proprie proposte nel senso auspicato.

 

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