Triciclo in crisi, il PLR: nessuna marcia indietro ma pronti a dialogare con PPD e Lega

BELLINZONA - Nessuna retromarcia ma piena disponibilità a discutere per cercare una soluzione condivisa. È questo il messaggio lanciato da da casa liberale radicale al termine di una due giorni di fuoco. Una due giorni in cui è andata in crisi l'alleanza stipulata con Lega e PPD per il risanamento delle casse cantonali. Leghisti e pipidini, infatti, non hanno gradito per nulla lo smarcamento dei liberali radicali sulla legge sul freno al disavanzo, e hanno minacciato di far saltare tutto il patto, che prevede anche l'approvazione del preventivo e la road map, se il PLR non farà marcia indietro sulla decisione di presentare un proprio rapporto sulla riforma. Nella Costituzione o non nella Costituzione? Questo è il dilemma. O meglio il bivio che deve affrontare l'alleanza del triciclo. Lega e PPD non vogliono la riforma che contiene il moltiplicatore cantonale nella Carta, il PLR sì. "Noi - dichiara a Liberatv.ch il capogruppo Christian Vitta - come abbiamo sempre detto preferiamo la la via della modifica costituzionale, tra l'altro proposta dal Consiglio di Stato. Riteniamo infatti che sia importante che il popolo si esprima su un tema così importante (la modifica della Costituzione richiede il voto popolare automatico, ndr.)". Ma il PLR presenterà o meno un rapporto in solitaria? "Il nostro partito in Commissione ha sempre detto che avrebbe proposto un emendamento a favore della via costituzionale, ma questo pone dei problemi tecnici a livello legislativo, problemi emersi negli approfondimenti degli ultimi giorni. La scelta del rapporto, se verrà fatta, va dunque intesa unicamente come una scelta di natura tecnica e non politica. E non deve destabilizzare tutto. In ogni caso sono in corso dei contatti con PPD e Lega per vedere se è possibile conciliare le posizioni. Noi siamo disponibili a dialogare per trovare una soluzione condivisa".