Cattaneo vs Sadis: ormai sembra una "guerra fredda"

LUGANO - Prosegue la "guerra fredda" tra Laura Sadis e il presidente del suo partito Rocco Cattaneo. Tanto che oggi il Corriere del Ticino si chieda se ormai non siano separati in casa. Difficile dare un'interpretazione diversa dopo aver letto l'ultima intervista, rilasciata proprio al Quotidiano di Muzzano, dal timoniere del PLR. Cattaneo attacca a tutto campo il Consiglio di Stato sul tema delle finanze, ovvero sui dossier della ministra liberale radicale. Ma ciò che più sorprende è che Cattaneo non spenda una, neppura una, parola di favorevole o di sostegno alla sua Consigliera di Stato. Anzi, a domanda diretta sul suo rapporto con Sadis si limita a dire: "Laura lavora per un collegio governativo e io lavoro per il nostro partito". Gelo. Se non fa i complimenti a Sadis, il presidente del PLR li fa a Paolo Beltraminelli per il taglio da 14 milioni sui sussidi di cassa malati: "Bravo Beltra, ma non dimentichiamoci che anche questa proposta è arrivata con grave ritardo, all'ultimo minuto. Però lui qualcosa ha fatto. E gli altri? Cosa hanno tirato fuori? Fino a che punto per l'intero Governo l'attuale situazione è grave? È drammatico constatsre che non emerga la forza del team per dare una mossa". Sorprendente invece la tesi di Cattaneo sulle prossime votazioni popolari sui referendum lanciati proprio contro il taglio dei sussidi e sull'amnistia. Il presidente del PLR critica duramente l'atteggiamento del Governo che ha lasciato intendere lacrime e sangue, qualora il popolo bocciasse i due oggetti: "Non condivido per nulla e mi arrabbiare perché così non si fa. Fino a quando il Governo non avrà dimostrato qualcosa di tangibile e credibile mettendo anche in controluce l'apparato amministrativo che sta dietro ad ogni Dipartimento. Non va bene terrorizzare i cittadini in vista di una votazione popolare".