ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
26.03.2014 - 17:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Libera circolazione, il DFE: “Soddisfatti dal rapporto SECO. Nuove misure collaterali in arrivo”

Il documento, approvato oggi dal Consiglio federale, presenta i risultati del gruppo di lavoro incaricato di analizzare il funzionamento delle misure collaterali alla libera circolazione e le possibili modalità d’intervento. 6 proposte su 9 accettate

BELLINZONA – “Il Consiglio di Stato esprime soddisfazione per i risultati raggiunti. La maggioranza dei partecipanti – tra cui rappresentanti dell’Amministrazione federale, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni economiche – ha infatti sostanzialmente approvato sei delle nove proposte presentate o sostenute dal Canton Ticino.” È quanto si legge nel comunicato del DFE in merito all’approvazione odierna da parte del Consiglio federale del rapporto della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) sulla “Libera circolazione delle persone e misure del mercato del lavoro: valutazione degli effetti e necessità d’intervento”, gruppo di lavoro al quale ha preso parte anche la Direttrice del DFE Laura Sadis in rappresentanza del Canton Ticino, unico Cantone direttamente coinvolto.

Ma cosa prevedono queste nuove sei misure? E quali sono invece quelle escluse? Ecco l’elenco con una breve spiegazione delle misure sottoscritte dal gruppo di lavoro della SECO e approvate dal Consiglio federale: 

- L’innalzamento del tetto massimo delle sanzioni da 5'000 a 30'000 franchi per le violazioni concernenti i salari previste dalla legge sui lavoratori distaccati;
- La creazione di una base legale per decretare il blocco immediato dei lavori per gravi violazioni alle normative sulle condizioni lavorative e salariali o per casi di falsi indipendenti;
- Un ampliamento delle informazioni raccolte tramite il modulo di notifica;
- L’introduzione dell’obbligo di notifica e di autorizzazione sin dal primo giorno per i prestatori di servizio esteri nel settore paesaggistico;
- Un aumento dei controlli e del relativo finanziamento da parte della SECO sulla base di determinati criteri;
- Un miglioramento nell’esecuzione delle misure collaterali in diversi ambiti (raccolta e trasmissione dei dati alla SECO, revisione compensazione e professionalizzazione delle Commissioni paritetiche, sinergie tra misure accompagnatorie e altri ambiti, sistema di badge sui cantieri e formazione degli ispettori).

Notifiche online
Se per la richiesta di abolizione, votata recentemente dal Gran Consiglio, ci vorrà ancora del tempo, non si trovano infatti nel comunicato segnalazioni in questo senso, qualcosa anche sul fronte notifiche si muove, anche se la richiesta d’introduzione di una tassa amministrativa per le notifiche on-line non è stato approvato non è stato approvato dalla SECO e quindi neanche inserito nel rapporto.
“In particolare – si legge nel comunicato – , vale la pena sottolineare le misure volte a migliorare la procedura di notifica per i lavoratori esteri, indipendenti o distaccati, che prestano servizio in Svizzera. Il Canton Ticino ha proposto, con successo, la raccolta di maggiori informazioni grazie alle quali sarà possibile garantire delle attività ispettive e di controllo ancora più efficaci e puntuali. L’Ufficio federale della migrazione, autorità competente per la gestione della banca dati delle notifiche on-line, la modificherà coinvolgendo nel progetto un gruppo d’esperti costituito dall’Associazione degli uffici svizzeri del lavoro, al quale parteciperà anche il Canton Ticino. 

Le misure escluse
Oltre alla richiesta per il prelevamento di una tassa amministrativa per le notifiche online, la Seco non ha dato seguito ad altre due richieste ticinesi: l’introduzione di una sanzione nei confronti dei datori di lavoro che impiegano falsi indipendenti e il miglioramento dell’applicazione dell’obbligo di cauzione per le imprese che distaccano lavoratori, che saranno però oggetto di approfondimenti dopo la pubblicazione del rapporto 2014 sull’esecuzione delle misure collaterali.

“Inoltre – continua il comunicato –, il gruppo di lavoro ha sostenuto l’introduzione di criteri chiari e oggettivi sui quali le Commissioni paritetiche e le Commissioni tripartite cantonali potranno basare le proprie richieste di sostegno legate all’aumento del numero di controlli da eseguire. Questi criteri – il cui adempimento conferirà diritto a maggiori finanziamenti – dovranno rispecchiare i bisogni delle regioni o dei settori economici particolarmente toccati dagli effetti negativi della libera circolazione delle persone. Il Canton Ticino ha proposto di includere nei criteri decisionali anche dei dati relativi all'aumento del personale frontaliero impiegato in una data regione, delle notifiche o dei casi di abuso della libera circolazione.”

Infine il DFE riscontra come il successo delle proposte ticinesi “testimonia la bontà dell’impegno, profuso dal Cantone a livello federale, volto a tutelare il tessuto economico del nostro Cantone. Grazie alla serietà delle iniziative intraprese, le autorità federali hanno dimostrato sensibilità e disponibilità al dialogo, riconoscendo, con coerenza, le pressioni alle quali sono soggette le zone di confine a seguito dell’introduzione dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC)” conclude il comunicato. 

red

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
notifiche
circolazione
lavoro
misure
introduzione
canton
canton ticino
rapporto
comunicato
consiglio
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved