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08.04.2014 - 07:110
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il PS: "Un grande e solidale abbraccio alla futura mamma Gysin"

Il Folletto rosso, rubrica satirica del sito dei socialisti, commenta la polemica tra Gysin e Savoia in merito alla prossima lista del Consiglio di Stato

BELLINZONA - Il PS abbraccia...Greta Gysin. I socialisti si inseriscono nella polemica scoppiata ieri tra Sergio Savoia e Greta Gysin in merito alla lista per il Consiglio di Stato. Gysin ha ribadito che per far parte della squadra in corsa per il Governo, Savoia dovrà recepire le critiche ricevute durante l'assemblea, correggendo strategia e atteggiamento. Il coordinatore ha risposto che non intende cambiare di un millimetro, avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, e facendo presente a Gysin che per candidarsi sarà necessario che riesca a conciliare lavoro e famiglia che attualmente la portano a dividersi tra "due cantoni". Per candidarsi in Consiglio di Stato e In Gran Consiglio, insomma, ha fatto presente Savoia, bisogna vivere e lavorare in Ticino. Su Facebook è poi giunta la contro replica dell'antagonista (leggi articolo correlato). Ma torniamo al PS. Nella rubrica satirica il Folletto rosso, sul sito del partito, i socialisti commentano la vicenda: "Il Folletto si trattiene da qualsiasi considerazione, foss'anche solo a fine umoristico, in merito alle discussioni assembleari degli amici Verdi. Non può però rimanere indifferente alle considerazioni del rieletto coordinatore che, dai microfoni della RSI, ha voluto insinuare sin d'ora un pesante dubbio: come potrà Greta Gysin avere un ruolo sulla lista del Consiglio di Stato nel 2015 conciliando il ruolo di mamma e gli impegni lavorativi fuori Cantone? Ovvero: come potrà in tali condizioni assolvere l'impegno politico preso con gli elettori?". "La risposta della Sinistra - si legge ancora sul sito del PS - è talmente scontata da far risultare superflua ogni aggiunta: basta un grande abbraccio solidale alla futura mamma. La risposta della Destra ci riporta agli argomenti di 45 anni or sono nella campagna politica sulla votazione per la concessione del diritto di voto delle donne in Ticino: come farà mai da Consigliera di Stato a trovare il tempo per stirare le camicie al marito e farsi trovare a casa pronta la sera con le pantofole e il giornale? Sarà vera le teoria che ormai non c'è più né Destra né Sinistra?".
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