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07.07.2014 - 14:230
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Norman Gobbi: "Senza sicurezza non c'è crescita economica"

Il ministro delle istituzioni spiega i motivi che hanno convinto il Governo a potenziare la Polizia cantonale con 50 agenti in più entro il 2017: "Anche la Libera circolazione ha inciso"

Norman Gobbi, alla fine il potenziamento del corpo della polizia cantonale è arrivato. Entro il 2017 ci saranno 50 poliziotti in più. Questo era uno dei principali obbiettivi che si era fissato quando ha assunto la carica di ministro. Soddisfatto, immagino.
"Certo, è una grande soddisfazione per me, per il Dipartimento, per la polizia, ma anche per l'intero Governo che fin dall'inizio ha condiviso il principio dell'adeguamento del corpo inserendolo nelle linee direttive della Legislatura. Al Comando era stato chiesto di elaborare diverse vartianti per attuare il progetto come pure di mettere nero su bianco le ragioni per cui si rendeva necessario. Penso all'incremento del carico di lavoro dovuto alle procedure del nuovo Codice, ma anche ai maggiori controlli sui cantieri, all'aumento del traffico, alla recrudescenza riscontrata nel recente passato con i furti, alle rapine regolari che avvengono sul nostro territorio. Tutto ciò dimostra quanto sia indispensabile questo adeguamento. I vertici della polizia hanno prodotto un corposo documento che ha gettato le basi per il risultato odierno. Poi grazie al lavoro del Dipartimento e a una corretta pianificazione finanziaria abbiamo portato a termine il lavoro. Spero che questo risultato venga apprezzato dalla popolazione. Mi auguro che i cittadini apprezzino l'azione del Governo che con i fatti dimostra di voler garantire sempre una maggior presenza sul territorio a garanzia della sicurezza". 

Ovviamente questi 50 poliziotti in più hanno un costo: circa 4 milioni di franchi. E in un momento di ristrettezze economiche è comunque una nuova spesa che peserà sul bilancio statale.
"Di regola non si può avere una crescita economica senza sicurezza. La sicurezza è uno degli elementi su cui si costruisce il benessere di una Paese tanto quanto, ad esempio, la concorrenza fiscale o la bellezza del territorio. Intervenire per tempo in questi settori significa garantire anche in futuro le condizioni quadro ideali per lo sviluppo del nostro Cantone. Paesi che non lo hanno fatto si sono ritrovati in poco tempo in difficoltà. Non vorremmo fare la stessa fine...".

Tra i motivi per cui si è  reso necessario questo potenziamento ci sono anche gli effetti negativi della Libera circolazione?
"Ovviamente la Libera circolazione ha avuto un effetto anche nel settore della sicurezza. È vero che grazie alla collaborazione con le Guardie di Confine e le comunali le maglie sono abbastanza strette. È però altrettanto vero che la Libera circolazione ha portato a ridosso della frontiera, penso a quanto accade attorno a Milano, un accumulo di bande criminali che prima non c'erano. Quindi la pressione è molto aumentata"

Nell'ultima settimana si sta togliendo qualche soddisfazione dopo mesi in cui le critiche non sono mancate. Oltre al potenziamento della polizia anche il riscontro positivo sul Piano delle aggregazioni. 
"Le critiche fanno parte del gioco e se sono costruttive sono molto utili. Nell'ambito delle Istituzioni per raccogliere risultati serve tempo e nei vari cantieri non si è mai al termine del lavoro. Poi bisogna essere abbastanza flessibili per adeguare le proposte affinché siano condivise e finanziariamente sostenibili. È chiaro che mi sarebbe piaciuto, nel caso specifico, proporre un aumento di 150 agenti, ma questo non era possibile. Ne abbiamo portati a casa 50 e penso sia un risultato soddisfacente".

AELLE

 

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