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27.11.2014 - 17:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Borradori sul burqa: "Non abbiamo chiesto nessuna eccezione". E a Zali: "Macché champagne: beviamo acqua "

Il sindaco di Lugano precisa la posizione del Municipio in merito all'applicazione del divieto contro il velo integrale. E su un nuovo aumento del moltiplicatore, auspicato dal ministro leghista ribatte: "Restiamo contrari"

LUGANO - Di burqa e di eccezioni turistiche. Di salva Lugano e di possibile aumento del moltiplicatore. Di Norman Gobbi e di Claudio Zali. È stata una due giorni particolarmente intesa per Marco Borradori sul fronte delle notizie. Il sindaco di Lugano ha infatti dovuto fronteggiare polemiche e avversità sollevatesi su più dossier particolarmente caldi. Cominciamo dall'applicazione del divieto anti-burqa. "Tengo a precisare - spiega Borradori a Liberatv.ch - che noi non abbiamo chiesto al Cantone nessuna eccezione per le turiste dei Paesi arabi che fanno uso del velo integrale". Più semplicemente, argomenta il sindaco di Lugano, abbiamo invitato l'autorità cantonale a voler mettere in consultazione anche la legge di applicazione del divieto anti-burqa. "Molto concretamente - prosegue Borradori - , o nostri poliziotti ci chiedono come si devono comportare se vedono una signora con il burqa". Riteniamo come autorità comunale, conclude Borradori, che sia corretto discutere con il Cantone delle varie specificità legate alla nostra realtà cittadina, proprio affinché sia tutto chiaro nell'applicazione di questo divieto voluto dal popolo che, tengo ancora a sottolineare, il Municipio rispetta profondamente. Ma Norman Gobbi, gli facciamo notare, ha già dichiarato che non potranno esserci eccezioni turistiche: "Ne prendiamo atto serenamente. Non c'è alcun problema con Gobbi, ci mancherebbe. Ribadisco: il nostro intento è solo quello di discutere e di chiarire con il Cantone tutti i vari aspetti dell'applicazione di questa legge". Con Gobbi nessun problema, e con Claudio Zali? Il Consigliere di Stato leghista, ricordiamo, con una lettera indirizzata ai suoi colleghi di Governo (leggi articolo correlato), si è espresso sulla richiesta di aiuto al Cantone da parte di Lugano per risanare le casse cittadine. "Lugano - ha scritto Zali - non può pretendere sforzi dal Cantone senza fare sacrifici e continuando a bere champagne". In buona sostanza il ministro si è detto disponibile ad aiutare la Città ma a patto che vengano prese alcune misure precise, tra le quali un aumento di qualche punto del moltiplicatore. "Noi - replica Borradori - continuiamo ad essere contrari ad un ulteriore aumento del moltiplicatore. Ricordo che l'anno scorso lo abbiamo già alzato di 10 punti e inoltre abbiamo varato anche la tassa ecologica per la raccolta dei rifiuti. Riteniamo quindi di essere già intervenuti con la dovuta determinazione sul fronte fiscale. Dopodiché, così come il Consiglio di Stato ci ha aperto le porte per una discussione di merito, anche noi siamo pronti a discutere a tutto campo. Detto questo il salvataggio di Lugano è una nostra responsabilità in primis ma lo è anche del Cantone, come del resto il Governo ha molto correttamente ammesso". Volete continuare a bere champagne? "Guardi - risponde Borradori con una battuta - a Lugano beviamo l'acqua naturale della Città che costa poco ed è buonissima".
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