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Politica e Potere
23.12.2014 - 16:370
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Vertice PLR a Lugano sul quinto nome per il Governo. Badaracco conferma la sua candidatura, sostenuto da Viscardi. Cattaneo difende la scelta di Cantarellli

Il presidente cantonale ha convocato un incontro oggi a Lugano per affrontare la bufera scoppiata nel Partito dopo la scelta di Gian Luca Cantarelli

LUGANO – All’incontro svoltosi oggi a Lugano erano in quattro: il presidente cantonale, Rocco Cattaneo (che l'ha convocato), il segretario del Partito, Andrea Nava, la presidente della sezione luganese, Giovanna Viscardi, e il candidato indicato dalla sezione come quinto nome per la lista per il Consiglio di Stato: il deputato Roberto Badaracco.

Tema: cosa fare in vista del Comitato cantonale del 9 gennaio, che dovrà ratificare il subentrante nella lista del PLR dopo l’abbandono di Mauro Antonini. Insomma, come uscire dalla bufera scoppiata dopo che - a fronte della candidatura di Badaracco formulata venerdì scorso e sostenuta dalla sezione luganese del Partito – domenica Cattaneo e il coordinatore della lista, Michele Morisoli (che all'incontro di oggi non c'era), hanno giocato a sorpresa la carta di Gian Luca Cantarelli. Una candidatura – al di là delle qualità personali e professionali di Cantarelli – giudicata politicamente debole e non in grado di sostenere la sfida lanciata in giugno dal PLR: riconquista del secondo seggio.

Dopo le fucilate partite contro i vertici del Partito, ieri Morisoli ha invitato alla calma e al rispetto, in particolare da parte di chi ne chiedeva già la testa se Badaracco avesse vinto al Comitato contro il candidato del Partito cantonale. Nessuno vieta a chicchessia di presentarsi come candidato al Comitato, ha detto in sostanza.

Oggi Badaracco ha confermato che intende andare avanti, sostenuto in questa scelta dalla presidente della sua sezione. Ma anche Cattaneo ha difeso la scelta di Cantarelli. Quindi?
Quindi a questo punto, se il deputato manterrà la sua linea anche nei prossimi giorni, le possibilità sono due: confronto ai voti al Comitato tra Badaracco e Cantarelli, o ritiro strategico di quest’ultimo che, alla luce della bufera, potrebbe fare un passo indietro motivandolo con la volontà di evitare di avvelenare il clima interno al Partito.
Adesso c’è Natale, Capodanno e la Befana. Giorni tutto sommato tranquilli che invitano alla riflessione.

emmebi

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