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27.08.2015 - 07:430
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sfida ad alta quota: scintille tra Lega e PPD sulla montagna. Gobbi: "Per capire le valli bisogna viverle". Dadò: "Ma non solo al tavolo del grotto"

Confronto a distanza su "i nos gent" tra il ministro e il capogruppo. Gobbi: "Ecco quel che ho fatto di concreto". Dadò: "Benvenga, ma i radar alle 6 del mattino?"

BELLINZONA – Il confronto a distanza tra Norman Gobbi e Fiorenzo Dadò è sul Giornale del Popolo. Tema: la montagna. Dopo l’incontro di Cardada, al termine del quale il PPD ha presentato una serie di atti concreti in favore della montagna, il ministro leghista Norman Gobbi ha punzecchiato il partito di Dadò in un intervento sul GdP.

Ha scritto:

“Per capire meglio le valli bisogna viverle. Solamente così si possono comprendere in profondità i loro pregi, le problematiche e soprattutto le sfide con le quali sono confrontate. Vivere le valli in prima persona è una scelta di vita a livello personale e professionale; una scelta di cui, però, come può testimoniare il sottoscritto che ha fatto delle valli - e della Leventina in particolare - la sua casa, è difficile pentirsi, visti gli aspetti positivi che contraddistinguono la vita in queste splendide zone”.

Ed è proprio poiché “tocco con mano” ogni giorno gli atout di queste regioni che - proseguiva Gobbi – “sin dal mio arrivo al Dipartimento delle istituzioni, ho promosso una serie di misure, possibili anche grazie allo sviluppo dell’informatica, a sostegno di un’adeguata e, per volontà politica, rafforzata presenza di posti di lavoro statali nelle regioni periferiche; fondamentale per accrescere la loro attrattiva dal punto di vista socioeconomico (…). Il primo sostanziale passo intrapreso dal mio Dipartimento è stata la dislocazione dell’Ufficio del registro di commercio a Biasca, che fece molto discutere ma che oggi possiamo affermare fieramente essere un successo: il servizio è di qualità e con tempi rapidi di evasione delle richieste. È altresì da notare che tutti i nuovi collaboratori dell’Ufficio abitano nelle Tre Valli, oltre al fatto che il personale allora occupato a Lugano, è stato reintegrato in altri settori pubblici(…). La dislocazione o la centralizzazione dei servizi nelle zone periferiche ha infatti il vantaggio di creare occupazione proprio laddove ogni posto di lavoro ha un duplice valore: dare un lavoro e permettere alle famiglie di vivere in valle”.

Mi fa quindi molto piacere – concludeva il ministro – “il “risveglio montanaro” del PPD, che ha però bisogno di esempi concreti da parte dei politici stessi, che oltre ad appellarsi alle valli dovrebbero anche viverci. La migliore strategia che si possa volere per mantenere vive le regioni periferiche è quella che non ha bisogno di articoli costituzionali, ma solo di un po’ di buona volontà da parte di tutti. Parola di un vallerano”.


Oggi, sempre sul GdP, è arrivata la replica del capogruppo del PPD:

“Ha proprio ragione Norman Gobbi. Per capire l’essenza della montagna bisogna viverla e frequentarla attivamente in tutte le sue sfaccettature, passando oltre che dai tavoli imbanditi dei nostri grotti comodamente raggiungibili con l’auto, anche un po’ più in su, fin sotto le creste, arrancando faticosamente per i sentieri costruiti dai nostri antenati e tenuti ben puliti da eroici volontari, che senza fracasso ma con il sudore della fronte, permettono ad un’infinità di amanti della montagna, ticinesi e stranieri, di raggiungere quell’80% di territorio alpino altrimenti inarrivabile, dove le capanne alpine e gli alpeggi ancora ben gestiti da valorosi alpigiani, con i rustici, cantin e splüi, stanno silenziosi a testimoniare da dove provengono davvero i “nos gent”. Noi lo facciamo. Il Partito Popolare Democratico, contrariamente a quanto vorrebbe far credere il Consigliere vallerano, è sempre stato particolarmente attento a rispondere con i fatti ai bisogni della montagna e della periferia. La storia lo sta a dimostrare. A Cardada negli scorsi giorni, lo ha semplicemente ribadito, con un’iniziativa e delle idee concrete”.

Benvenga quindi che Gobbi si occupi anche lui delle zone periferiche ed è felice delle nostre iniziative, aggiunge Dadò. “Contiamo su di lui per un sostegno deciso. Gli va certamente riconosciuto un suo particolare impegno in questo senso, nel creare anche con fatica alcuni posti di lavoro e cercare di mantenerne altri, anche se su alcune questioni come la riforma delle preture, i radar alle 6 del mattino e il reale ruolo della polizia nelle valli, sarà poi la prova dei fatti a fornire il responso finale”.

Ma Governo non c’è solo Gobbi, conclude Dadò, “e non è nemmeno il primo della storia ad occuparsi delle valli. E lo sa benissimo anche lui che non è molto gentile nei confronti dei colleghi arrogarsi l’esclusiva”. 

Red

 

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