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01.10.2015 - 14:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Jelmini chiede classi speciali per giovani talenti sportivi e artistici: "Ma il DECS è solo educazione o anche sport e cultura?"

Il deputato ha presentato oggi un'iniziativa parlamentare per favorire gli allievi che praticano discipline di elite o seguono impegnativi programmi

BELLINZONA - Il deputato PPD Lorenzo Jelmini chiede, con un’iniziativa parlamentare, di “introdurre nella Legge della scuola un articolo specifico che incoraggi, laddove ve ne sia la richiesta e la necessità ed in accordo con il corpo docente e la direzione dell’istituto, la creazione di classi con orario speciale, al fine di facilitare la conciliazione dell’attività scolastica con quella sportiva, rispettivamente artistica”. 

Si chiama "Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport", scrive Jelmini, “ma sembra che ci sia pochissima sinergia tra le sue tre componenti, almeno a giudicare la reazione ad una proposta di aiuto a famiglie i cui giovani si dedicano allo sport o ad attività culturali. Spesso un giovane che decide di fare uno sport con maggior carico di tempo o di seguire un’attività artistica e culturale a livelli più impegnativi, si trova ben presto confrontato con parecchie difficoltà nel conciliare la formazione scolastica con quella sportiva o artistica”. 

Quando si tratta di sperimentare nuovi programmi o di adattare gli stessi per favorire una maggiore conciliazione degli orari scolastici con quelli delle attività extra scolastiche, in particolare per gli sportivi d’élite, emergono i problemi, prosegue il deputato.

“Difatti la discussione su un progetto pilota proposto dal Dicastero Sport della Città di Lugano assieme all’Hockey Club Lugano e al Football Club Lugano, è stato affossato questa primavera dal DECS. 

Alla luce di quanto sopra indicato, è innegabile la necessità di intervenire, per garantire agli studenti della Scuola Media la possibilità di conciliare la loro formazione scolastica con altre attività sportive o artistiche, senza che ciò vada ad intaccare la loro qualità di vita e senza che la vita famigliare venga sconvolta, come avviene attualmente per chi pratica attività extra scolastiche il cui rientro a casa spesso non può avvenire prima delle ore 21.00 e oltre.

Lo studio eseguito dall’Hockey Club Lugano e dal Football Club Lugano mostra che adattando l’orario scolastico, solo dal punto di vista della disposizione delle ore e non per quanto riguarda il contenuto, è possibile fare in modo che i ragazzi seguano le ore di lezione scolastica, si rechino poi agli allenamenti e rientrino a casa non dopo le ore 18.00. 

Questo programma, che ha già ricevuto positivi riscontri da due sedi scolastiche, è adattabile alle diverse regioni del Cantone e a favore di altri club sportivi senza dimenticare le numerose scuole artistiche che potrebbero essere interessate ad un coinvolgimento nel progetto”. 

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