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Politica e Potere
03.10.2015 - 12:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Che botte tra Rocco e Raoul! Ghisletta: "Non merita di andare a Berna. Attacca i funzionari". Cattaneo: "Falso. È a caccia di voti. Due socialisti al Nazionale? Preoccupante!"

Scintille tra i candidati del PS e del PLR. Ghisletta: "Mandiamo a Berna chi difende il servizio pubblico". Cattaneo: "La ricetta della sinistra è sempre la stessa: tartassare i contribuenti"

LUGANO – Raoul Ghisletta attacca Rocco Cattaneo e lui replica secco. A poche settimane dal voto finale, il candidato al Nazionale socialista e il candidato (e presidente) del PLR se le danno di santa ragione. Ecco la sintesi del botta e risposta andato in scena in questi giorni.

Scrive Ghisletta: “Tra i funzionari liberali radicali ticinesi e tra gli altri impiegati pubblici non sono passate inosservate le seguenti parole del presidente del PLRT Rocco Cattaneo, scritte lo scorso 24 luglio: “Il problema è che l’amministrazione pubblica nel suo complesso è diventata una mega-macchina dai costi stellari ed è qui che bisogna avere il coraggio di tagliare, ad ogni livello: federale, cantonale e comunale. La socialità va preservata e difesa ma non va confusa con i costi della burocrazia, gli sprechi e i privilegi”. Si tratta di un’uscita infelice da parte di chi ambisce ad andare a Berna per amore della Svizzera e del Ticino”.

“Rimproverare una mancanza d’efficienza all’amministrazione pubblica è una moda”, che si sviluppa in periodo elettorale tra i ranghi liberisti, aggiunge Ghisletta citando l’Associazione dei funzionari federali.

“Attaccare frontalmente il personale federale, cantonale e comunale, che in questi anni ha fatto numerosi sacrifici per risanare le finanze pubbliche, mi pare veramente un’uscita fuori posto. Dobbiamo mandare dei parlamentari a Berna che difendano il servizio pubblico e che non minino il morale di chi lavora nel servizio pubblico attraverso la denigrazione! Bisogna migliorare i servizi pubblici in Svizzera e non denigrarli!”.

Ieri la replica di Cattaneo: “Il candidato del PS ha fatto tutto un discorso in difesa dei dipendenti pubblici, come se io li avessi attaccati. Cosa che non ho assolutamente fatto! Ho solo detto che la burocrazia va snellita, ad ogni livello e non solo a quello federale, e che i costi dell’Amministrazione pubblica devono essere ridotti: perché oggi ci sono meno soldi che in passato, l’economia fatica, i cittadini pure (soprattutto quelli che non hanno un posto pubblico sicuro e ben pagato), e quindi anche lo Stato deve comportarsi come un’azienda”.

Poi l’affondo del presidente del PLR contro la sinistra e Ghisletta: “Non si può pensare sempre di risolvere i problemi applicando la ricetta della sinistra, che è tassare e tartassare i contribuenti! Capisco che Ghisletta cerchi disperatamente i voti dei funzionari pubblici, che sono poi quelli che gli pagano lo stipendio ogni mese! Lui non è abituato, a differenza mia e di molti altri ticinesi, piccoli, medi o grandi imprenditori che siano, a fare i conti aziendali alla fine del mese, e di buste paga non ne ha mai fatte in vita sua. Troppo facile ragionare così, per di più mettendomi in bocca cose che non ho mai detto né pensato”.

Per quanto mi riguarda, conclude Cattaneo, “rimproverare una mancanza d’efficienza all’amministrazione pubblica“ mancanza d’efficienza all’amministrazione pubblica non è affatto una moda elettorale, perché quello dell’efficienza dello Stato e della riduzione dei costi è un discorso che porto avanti da quando ho iniziato a occuparmi di politica, circa quattro anni fa”.

Infine, la “chiusa” politica: “Concludo, riferendomi al recente sondaggio del Giornale del Popolo, dicendo che è politicamente molto preoccupante l’ipotesi di un raddoppio socialista in Consiglio nazionale”.

Red

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