ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
22.10.2015 - 15:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sussidi alle aziende, Schnellmann deluso: “Una mia mozione è da due anni nel cassetto. Ora c’è l’appoggio di Lega e PPD: il Governo agisca! Quei soldi vanno spesi in Ticino”

Nell’ottobre 2013 alcuni deputati liberali presentarono un atto parlamentare che andava nella stessa direzione dell'iniziativa di Rückert e Dadò. Primo firmatario il granconsigliere PLR e con lui anche il ministro Vitta

BELLINZONA – “Mozione per esaminare la condizione che chi beneficia di qualsiasi tipo di sussidio pubblico deliberi le opere esclusivamente ad aziende ticinesi”. No, non stiamo parlando dell’iniziativa presentata mercoledì da Amanda Rückert e Fiorenzo Dadò, ma di un altro atto che langue nei cassetti ormai da ben due anni, come fa notare amareggiato Fabio Schnellmann.

“Trovo triste che, soprattutto in un periodo come questo, una simile mozione non abbia ancora avuto seguito”, commenta contattato da Liberatv il deputato PLR, primo firmatario del testo presentato insieme ad altri 13 colleghi.

I firmatari, in sostanza, chiedevano al Consiglio di Stato di creare, nei diversi regolamenti che definiscono i sussidi cantonali - siano essi in campo energetico, edilizio o altro - una condizione secondo cui, laddove possibile, i beneficiari facessero svolgere le opere sussidiate esclusivamente ad aziende del nostro Cantone. “Non è raro assistere – rimarcavano – a beneficiari di sussidi che si rivolgono a ditte estere (nella maggior parte dei casi della vicina Italia) per far eseguire opere in campo energetico, edilizio o altre tipologie di interventi. Si ritiene che, per chi beneficia di soldi pubblici, sia quindi imperativo, nella scelta dell’azienda rivolgersi esclusivamente, laddove il servizio è presente, a imprese ticinesi”.

Era il 14 ottobre 2013. E, nonostante una sollecitazione inoltrata a inizio settembre e la legge che prevede una risposta entro sei mesi, la mozione resta tutt’ora inevasa. Il principio è lo stesso che muove l’iniziativa di Rückert e Dadò: ricevi i soldi in Ticino? E allora spendi qui. Chiaro, semplice, pulito. La presentazione di questo seconda richiesta sull’argomento per Schnellmann è la conferma che si tratta di un tema importante e caldo.

“Viviamo un momento di grande crisi economica – commenta –, segnato anche dall’arrivo di molti padroncini. Ditte e cittadini si aspettano dal Governo risposte chiare. E invece continuiamo a vedere quotidianamente aziende che vengono dall’Italia per fare lavori che da noi non mancano (posa di pannelli solari, coperture di piscine e quant’altro) chiamate da chi percepisce sussidi. Ditte, quindi, pagate con i soldi di tutti i cittadini che invece di alimentare il nostro mercato si “perdono” all’estero. La questione è urgente, soprattutto in questo periodo è importante reinvestire sul territorio. La proposta andrebbe evasa e fatta una nuova legge in tempi brevissimi, ma purtroppo il tutto è tenuto fermo da ormai due anni sulla scrivania del Consiglio di Stato. Peccato”.

Il tema, nelle sue molte sfaccettature è spesso dibattuto. Eppure, anche nel caso specifico, i sussidi e il controllo su come questi vengano spesi, si assiste a un ritardo nel passare dalla teoria alla pratica. Fra i firmatari della mozione, ricordiamo, compare però anche il nome dell’allora deputato PLR Christian Vitta, oggi consigliere di Stato e direttore del DFE, proprio il Dipartimento competente.

“È vero – risponde Schnellmann –, Vitta aveva sottoscritto la proposta. È operativo da aprile e spero che licenzi presto un messaggio che vada nella direzione auspicata dal suo partito e anche da PPD e Lega. Con l’iniziativa presentata ieri, ora sono ben tre i partiti che si sono mossi, le forze politiche sembrano quindi tutte d’accordo, non manca allora che la mossa del Governo”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
sussidi
mozione
schnellmann
aziende
soldi
due anni
governo
iniziativa
ticino
dadò
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved