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Politica e Potere
04.11.2015 - 10:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Prostituzione, ecco la nuova legge. Più severità su imposte e oneri sociali, e prima di esercitare le lucciole dovranno andare dal medico

Tra le modifiche: "Chi esercita a titolo individuale in locali di sua proprietà o in locazione, non è sottoposto alla procedura autorizzativa prevista per i locali erotici. Ma a condizione che non vi sia condivisione degli spazi"

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato il messaggio aggiuntivo relativo alla revisione totale della Legge sull’esercizio della prostituzione. Nel 2014 la Commissione della legislazione del Gran Consiglio aveva discusso con il Dipartimento delle istituzioni le tematiche più sensibili nell’ambito della revisione della legge.

Si trattava in particolare, scrive il Governo in una nota stampa, “della questione legata alla prostituzione in appartamenti, dei controlli sanitari e dell’imponibilità delle persone dedite al meretricio; problematiche a cui si è data una risposta mediante il messaggio aggiuntivo, che permetterà di meglio gestire questo settore”.

Ecco il comunicato in cui il Consiglio di Stato illustra le modifiche introdotte:

“La situazione in Ticino attorno al mondo delle luci rosse manifesta da tempo le proprie criticità: a partire dal problema degli appartamenti, proseguendo con le difficoltà delle persone attive nel settore a trovare le condizioni quadro che consentano loro l’esercizio legale della prostituzione. Oltre a ciò, occorre sottolineare il generale sentimento di insicurezza e di incertezza lamentato dalle Autorità, da chi si prostituisce e dai gestori di postriboli, senza dimenticare la cittadinanza.

Se da un lato, per quanto attiene in particolare agli aspetti pianificatori, gli strumenti a disposizione dei Comuni riescono in parte ad arginare alcune conseguenze moleste del fenomeno, è pur sempre vero che l’attuale quadro giuridico è incapace di dare delle risposte concrete alle più ampie esigenze di un ambito particolare come quello del meretricio. Per tutti questi motivi, il Governo è fermamente convinto dei benefici che il progetto di legge concernente la revisione totale della legge saprà apportare nella gestione di tutti gli aspetti correlati all’esercizio della prostituzione.

Con il messaggio aggiuntivo il Consiglio di Stato ha inserito una nuova normativa sugli oneri sociali e sugli obblighi fiscali, il cui mancato pagamento può comportare il diniego o la revoca dell'autorizzazione. Per quanto riguarda l'introduzione nel progetto di legge dell'obbligo a sottoporsi a controlli clinici regolari, allo scopo di migliorare e tutelare lo stato di salute delle persone attive nel settore a luci rosse, l'approccio è stato riesaminato.

Viene pertanto proposto di obbligare tali persone ad avere un colloquio con un medico. In tale occasione, la persona sarà informata dei rischi per la salute connessi con l'attività e dei relativi metodi di prevenzione. Riguardo alla problematica inerente al fenomeno della prostituzione esercitata negli appartamenti, il Consiglio di Stato ha previsto un nuovo articolo secondo il quale chi esercita a titolo individuale in locali di sua proprietà o in locazione, non è sottoposto alla procedura autorizzativa prevista per i locali erotici, alla condizione, comunque, che non vi sia condivisione degli spazi. 

Questa puntualizzazione si è resa necessaria per evitare che in un appartamento si svolga, nelle stanze disponibili, un'attività a titolo individuale compiuta però da più persone, circostanza che impone la richiesta di autorizzazione. In ogni caso, si rammenta che rimangono sempre riservate le condizioni vigenti in materia pianificatoria, risultando pertanto essenziale l’accertamento della conformità della zona con l’attività svolta”.

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