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17.06.2016 - 17:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Divieto del burqa, Quadri replica al presidente degli albergatori Pianezzi: "Fatevene una ragione e invece di remenarla lavorate per migliorare il prodotto turistico"

Il municipale leghista di Lugano: "Il divieto riguarda i nostri valori fondamentali, che non sono barattabili. E magari ci sono altri turisti arabi che apprezzano il turismo burqa – free”

LUGANO - Il municipale leghista di Lugano Lorenzo Quadri replica sul mattinonline alle preoccupazioni espresse oggi sul Giornale del Popolo dal presidente di Hotelleriesuisse Ticino Lorenzo Pianezzi in relazione all’imminente entrata in vigore della legge anti-burqua.

“Forse - scrive Quadri -, essendoci stata una votazione popolare che ha decretato il divieto di dissimulazione del viso con il 65% dei consensi, sarebbe il caso di farsene una ragione invece di continuare a recriminare a vuoto… e magari informare i clienti sul nuovo ordinamento giuridico, come ha giustamente fatto l’ambasciata dell’Arabia Saudita.

Il divieto di burqa riguarda i nostri valori fondamentali, che non sono barattabili. Inoltre è presto per tirare le somme; magari ci sono altri turisti arabi che apprezzano il turismo “burqa – free”. Altri ancora non avranno problemi a sostituire il burqa con un tipo di velo che lasci scoperto il volto.
Ma soprattutto, invece di remenarla sulle votazioni popolari già effettuate, sarebbe preferibile che tutti gli attori del settore turistico incanalassero le energie nel miglioramento del prodotto turistico ticinese”.
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