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12.08.2016 - 17:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caro parcheggio... L'Amministrazione precisa: il salasso per i dipendenti cantonali è legato solo e non anche alla tassa di collegamento. Ecco perché la stangata è "a geometria variabile", tra i 600 e i 900 franchi. Per i ministri il posto auto passa da 9

Nicola Novaresi, della Divisione risorse: "L'aumento deciso dal Consiglio di Stato è avvenuto proporzionalmente alle varie tariffe applicate, ritenuto comunque un massimo di 75 franchi mensili, importo pari alla tassa di collegamento"

BELLINZONA - La circolare diramata in queste ore a tutti i funzionari del Cantone non era molto chiara. Nel senso, era chiaro che ci sarà un aumento delle tariffe di posteggio. Ma il motivo di tale aumento non pareva essere legato unicamente all’entrata in vigore della tassa di collegamento.

La necessità di adeguare le tariffe (ferme al 2006) veniva infatti motivata nella circolare con questa frase: "in modo da poter coprire gli aumenti dei costi di gestione dei parcheggi, tra i quali anche l'onere della tassa di collegamento".

In realtà, spiega a liberatv Nicola Novaresi, responsabile della Divisione delle risorse al DFE, l’aumento delle tariffe è legato solo ed esclusivamente alla tassa di collegamento. Ma perché allora alcuni dipendenti cantonali si vedranno aumentare il posteggio di 50, altri di 53, altri di 70 e altri ancora di 75 franchi al mese?

“Perché l’aumento deciso dal Consiglio di Stato è avvenuto proporzionalmente alle varie tariffe applicate attualmente per l’uso dei posteggi dell’Amministrazione, ritenuto comunque un massimo di 75 franchi, importo pari alla tassa di collegamento; occorre peraltro considerare che l’adeguamento ha dovuto tenere conto dei vincoli imposti dalla Legge sull’assegnazione e sull’uso di posteggi nell’amministrazione cantonale, che fissa in particolare i valori massimi delle tariffe applicabili. Per decisione del Consiglio di Stato, l’aumento delle tariffe sarà applicato per l’uso di tutti i posteggi situati nei comuni soggetti alla tassa; per i posteggi situati nei Comuni esclusi dal pagamento della tassa, in particolare nelle zone periferiche, non vi sarà invece alcun aumento della tariffa”.

Non tutti i posteggi assegnati a funzionari pubblici sono tassabili. Il regolamento di applicazione del balzello approvato in votazione popolare nel giugno scorso stabilisce infatti che lo siano soltanto i parcheggi con più di 50 posti, che rientrano nel concetto di grandi generatori di traffico.

Ma sarebbe stato iniquo far pagare di più soltanto i funzionari che hanno la sfortuna di avere il posto auto nei parcheggi più grandi e non toccare le tariffe degli altri. Inoltre, se si fosse applicata una percentuale per ritoccare le tariffe alcuni dipendenti sarebbero stati obbligati a pagare più di 75 franchi al mese di aumento. Il Consiglio di Stato ha così deciso di applicare aumenti variabili in base alla tipologia di posteggi ma considerando un aumento massimo di 75 franchi, che corrisponde a 900 franchi all’anno. Cifra quest’ultima che deriva dal calcolo seguente: 3,5 franchi al giorno per 250 giorni all’anno. Insomma, mal comune mezzo gaudio.

Alla cassa, chi più chi meno, i funzionari passeranno tutti, sempre che il Tribunale federale non accolga i ricorsi inoltrati contro la tassa di collegamento.
Passeranno alla cassa anche i ministri, ai quali è stato comunicato che la tariffa del loro posteggio a Palazzo passerà dagli attuali 90 a 143 franchi al mese.

emmebi


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