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10.10.2016 - 17:270
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sì del Gran Consiglio all'iniziativa per la protezione giuridica degli animali. Ma i deputati si dividono. Dalla 'pasionaria' Ramsauer ("Se non volete nuovi costi farò io i controlli") al mordace Morisoli: "Non vorrei essere accusato di razzismo per aver

La relatrice Tamaro Merlo difende la proposta, che alla fine passa a larga maggioranza e sulla quale saremo chiamati a votare. Tra i contrari più battaglieri, Cleto Ferrari: "Che facciamo col gatto che arriva in casa col pettirosso in bocca?".

BELLINZONA – Si andrà a votare sull’iniziativa costituzionale presentata in gennaio dalla deputata leghista Sabrina Aldi e da altri cofirmatari di diverse aree politiche. Il tema è stato affrontato oggi in Gran Consiglio e non sono mancati gli spunti e gli interventi ironici. L’iniziativa propone in sostanza di ancorare nella Costituzione ticinese un nuovo articolo: “La protezione giuridica degli animali in quanto esseri viventi dotati di sensibilità va garantita. A questo proposito (il Cantone, ndr) adotta le misure di ordine giudiziario necessarie”.

Il deputato ex leghista Cleto Ferrari è intervenuto per primo chiedendo il rinvio del dibattito: “C’è così tanta fretta di decidere oggi su un tema del genere?”, ha chiesto, aggiungendo che questo articolo costituzionale provocherà dei costi importanti a livello amministrativo. Ferrari teme che si voglia “fare entrare dalla finestra ciò che qualche anno fa abbiamo fatto gentilmente uscire dalla porta”, vale a dire istituire la figura dell’avvocato degli animali.

Inoltre, ha sottolineato, manca il parere del Consiglio di Stato sull’iniziativa. E mancano dati e statistiche sulla situazione, che consentano di capire se in Ticino il maltrattamento degli animali è davvero un fenomeno diffuso. “Siamo qui per risolvere i problemi e non fare populismo”, ha concluso.

Il testo costituzionale non intende introdurre l’avvocato degli animali, ha puntualizzato il  deputato del PPD Maurizio Agustoni, contrario al rinvio, che ha poi portato l’adesione del suo gruppo all’iniziativa.

A Ferrari ha replicato con toni passionari la leghista Patrizia Ramsauer: “Gli animali maltrattati ci sono eccome, e sono tanti. I casi che vengono a galla sono pochi. Basta guardare la storia venuta recentemente alla luce a Giubiasco: un gattino di tre settimane abbandonato”.

Diverso il parere di un altro leghista, Andrea Zanini, che fa l’allevatore e che era per il rinvio del tema dopo i necessari approfondimenti: “La legge svizzera sulla protezione degli animali è già la più severa al mondo - ha detto -. Stiamo oltrepassando la ragionevolezza”.

Per scettici e contrari, insomma, non solo mancano dati che dimostrino la necessità di inserire nella Costituzione il nuovo articolo, ma non è nemmeno chiaro quali siano gli animali da proteggere o tutelare…

A sostegno dell’iniziativa è intervenuto un terzo leghista, Giancarlo Seitz: “Ho nove gatti e un cane” ha premesso definendosi amico degli animali. E ha aggiunto: “In Ticino abbiamo anche il problema delle macellazioni abusive e tante altre cose. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Se volete apro il libro…”.

Lapidario Sergio Morisoli di Area Liberale: “Sono per il rinvio del dibattito, ma per sempre”.

Il deputato del PLR Franco Celio ha sposato la linea di Zanini: “Il suo intervento mi ha convinto che ci sono aspetti ancora da approfondire prima di votare questa iniziativa in Parlamento”.

Tamara Merlo, relatrice dell’atto parlamentare, ha precisato l’iniziativa non intende certo parificare gli animali agli esseri umani. E ha ripreso i passi salienti del suo rapporto, spiegando che la Legge federale sulla protezione degli animali e la relativa ordinanza disciplinano il trattamento, la detenzione, l'utilizzazione e gli interventi su animali vertebrati, cefalopodi e decapodi (categorie di animali sensibili al dolore), al fine di tutelare la loro dignità e il loro benessere.

La Costituzione ticinese, invece, include tra gli obiettivi sociali del Cantone la protezione dell'ambiente naturale ma non un principio specifico di protezione degli animali. Si tratta insomma di considerare gli animali non solo come parte dell'ambiente, ma come esseri viventi dotati di sensibilità e in quanto tali meritevoli di una tutela particolare.

Il deputato del MPS Matteo Pronzini è intervenuto criticando la Lega per la diversità di posizione dei suoi esponenti: “Non siamo mica in Consiglio comunale a Lugano a discutere del LAC. Avete un gruppo parlamentare, siete pagati per le riunioni e fate il piacere di arrivare in aula con una posizione chiara, se no facciamo la figura dei cioccolatai e diamo un brutto esempio ai cittadini, che hanno altri problemi, come il dumping”.

Se Celio era per il rinvio del voto, non lo era la sua collega di partito Giovanna Viscardi: “È inutile rimandare dei temi solo perché alcuni deputati non ne condividono il principio”.

Il socialista Raoul Ghisletta ha chiesto a questo punto: “Si può sentire il Governo?”.

E per il Governo è intervenuto il presidente, Paolo Beltraminelli: “Se si vuole introdurre questo principio ulteriore nella Costituzione lo si può anche fare, ma non cambierà nulla dal lato pratico. Non ci sono oggi a livello svizzero lacune tali da compromettere la protezione degli animali”. E ha avvertito: “Ogni nuovo compito affidato allo Stato raramente si traduce in una diminuzione dei funzionari e dei costi”.

Gli ha replicato Merlo: “Se mi dice che non ci sono lacune ma ci saranno nuovi oneri qualcosa non funziona. Quello che ci sarà è una maggiore consapevolezza che gli animali sono esseri sensibili e vanno protetti. Questa norma è un obiettivo sociale”.

Il socialista Jacques Ducry ha sottolineato che “nella Costituzione cantonale ci sono diversi articoli che hanno un puro scopo sociale, e che ritroviamo nella Costituzione federale”.

Alla fine il rinvio è stato bocciato a larga maggioranza e si è entrati nel cuore del dibattito. La prima firmataria dell’iniziativa, Sabrina Aldi, ha detto che “si tratta di mandare un messaggio forte, ancorando un principio nella legge e alzandolo a rango istituzionale. Gli animali hanno bisogno di noi. L’iniziativa è chiara e ha l’obiettivo di permettere una maggiore tutela degli animali dal profilo legale. Mi auguro che questa iniziativa serva a discutere il tema e che la sensibilità già diuffusa in larga parte della popolazione sia fatta propria dalle autorità”.

Ha aggiunto che “vi sono molti casi in cui gli autori dei maltrattamenti sono gli stessi padroni”, e ha concluso citando Schopenhauer: “L’amore per gli animali è intimamente associato alla bontà di carattere, e si può tranquillamente affermare che chi è crudele con gli animali non può essere un uomo buono”. Ecco, io oggi vorrei vedere un “buon” Gran Consiglio!”.

La relatrice Merlo ha aggiunto che aumentare il livello di protezione degli animali “è in linea con la sensibilità della popolazione, ed è un principio condiviso politicamente a livello trasversale. Nel sentire comune è già chiaro che gli animali non sono cose e tra gli obiettivi sociali del nostro Cantone deve rientrare anche la loro protezione giuridica”.

Ramsauer è nuovamente intervenuta precisando che maltrattare un animale “non è prendere un cane e scaraventarlo contro il muro. Maltrattamento è anche lasciarlo in casa da solo per dodici ore. O sbattere il gatto fuori di casa, senza cibo e senza acqua, quando si esca la mattina. Datemi un’autorizzazione e i controlli li faccio io, se non volete aumentare i costi amministrativi”.

Pronzini ha aderito all’iniziativa: “Sosterremo questa proposta che permette di aumentare i valori della nostra società, ma osservo che ci sono persone buone con gli animali che però maltrattano gli esseri umani”.

Ferrari è rimasto sulla posizione di partenza: “Tutti amiamo gli animali. Ma non mando a votare i ticinesi senza in mano un dato, una statistica… Con che grado di informazione andremo a votare una modifica costituzionale?”.

Poi ha ironizzato: “Avete chiesto ai gatti se sono d’accordo a farsi sterilizzare senza nemmeno partorire una volta? E che dire dei gatti che arrivano in casa col pettirosso in bocca? Siamo a questi livelli di dibattito e mi adeguo. Con tutti i problemi che abbiamo passiamo due ore a discutere un tema del genere”.

Beltraminelli ha ribadito: “L’articolo costituzionale federale è già molto dettagliato, e da quell’articolo è discesa la relativa legge. Vi sono nella legge e nell’ordinanza discipline molto chiare che hanno lo scopo di migliorare il benessere e di garantire la dignità degli animali”. Scettico, insomma, ma ha comunque portato l’adesione del Governo all’iniziativa.

Graffiante e mordace (per restare metaforicamente sul pezzo) l’intervento di Morisoli: “Il trend che sta portando alla personalizzazione degli animali galoppa. Non vorrei che un giorno qualcuno sia accusato di razzismo per aver detto: ‘Siamo in quattro gatti, ho una fame da lupo, mi sento solo come un cane, sei noioso come una zecca, ho lavorato come un mulo… O peggio ancora di cannibalismo per aver mangiato un coniglio”.

Se i leghisti sul tema erano divisi, lo erano anche i liberali. Nicola Brivio ha detto: “Oggi voterò no, consapevole che chi vota no sarà considerato un nemico degli animali”.

Infine, il voto: 46 favorevoli, 22 contrari e 11 astenuti. Si andrà a votare sulla proposta di modifica della Costituzione.

emmebi


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