WASHINGTON - Dopo mesi di veleni e colpi bassi che hanno spaccato il Paese, gli Stati Uniti all'indomani dell'incredibile elezione di Donald Trump alla Presidenza cercano la pace in nome dell'unità nazionale.
E sono i due grandi sconfitti, Hillary Clinton e Barack Obama, a fare passi importanti in questa direzione. La candidata democratica uscita sconfitta dal duello con il miliardario repubblicano ha usato parole di grande responsabilità: "Ieri notte - ha detto la Clinton - ho fatto le mie congratulazioni a Donald Trump e mi sono offerta di lavorare con lui, gli ho offerto la mia collaborazione"
"La nostra nazione - ha aggiunto Hillary - è più divisa di quanto credevamo. Dobbiamo accettare questo risultato e guardare al futuro. Trump è il nostro presidente e dobbiamo dargli credito".
Quanto alla sconfitta, la democratica non ha nascosto il dispiacere: "Non è l'esito che volevamo e per cui abbiamo lavorato durante questo anno e mezzo. Mi spiace non aver vinto, ma mi sento orgogliosa per questa campagna che è stata creativa, a volta caotica, ma sempre dinamica. Questo risultato è stato il dolore più grande della mia vita. So che vi sentite delusi perché anch'io mi sento delusa e così decine di milioni di persone che hanno creduto".
Dello stesso tenore le parole del presidente uscente Barack Obama: "Sono orgoglioso di Hillary Clinton, è stata ed è molto importante per le donne. Non è un segreto che io e Trump abbiamo idee differenti ma dobbiamo unire il Paese, lavorare per una transizione di successo. Sono convinto che entrambi faranno un buon lavoro per tutto il mondo, lei e Trump".