ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
10.03.2017 - 14:520
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"È tempo di ascoltare la voce del popolo". L'ex vicepresidente della Banca Nazionale sulle barricate contro la Libera circolazione: "Va ridiscussa"

Jean-Pierre Danthine picchia duro contro l'Unione Europea: "Penso che l’UE sbagli a voler imporre la libera circolazione come un dogma. Qualsiasi Paese sarebbe in subbuglio se confrontato con un'immigrazione come quella della Svizzera"

ZURIGO - Ormai lo dicono tutti o quasi. Che la libera circolazione tra Svizzera ed Europa sia da modificare, è ormai divenuta opinione largamente diffusa nel nostro Paese. Anche tra i personaggi di quelle élite  accademiche e finanziarie che per molto tempo hanno negato il problema.
 
L'ultimo in ordine di tempo ad uscire allo scoperto è l’ex vice presidente della Banca nazionale svizzera Jean-Pierre Danthine.
 
"Penso che l’UE sbagli a voler imporre la libera circolazione come un dogma – ha spiegato Danthine in un'intervista alla RTS  – È qualcosa che va assolutamente ridiscusso e questo sarebbe compatibile con i principi dell’Unione europea”. 
 
Ma l'ex vicepresidente della Banca nazionale si è spinto addirittura oltre affermando che è arrivata l’ora di “ascoltare la voce del popolo”.  Quel che solo fino a pochi anni fa si sarebbe bollato come un proclama populista...
 
Sempre a questo proposito, secondo Danthine qualsiasi Paese europeo sarebbe in subbuglio se dovesse far fronte a un'immigrazione come quella con cui è confrontata la Svizzera. 
 
Quindi, l'ex numero due della banca nazionale fa una proposta: “Se per tre anni di fila l'immigrazione dovesse superare l’1% della popolazione, gli Stati dovrebbero poter concordare un freno alle entrate”.
 
Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
banca
circolazione
nazionale
libera
svizzera
danthine
tempo
paese
immigrazione
voce
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved