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Politica e Potere
11.07.2017 - 15:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Son Cassis amari... Sui social è già bagarre, anche nel PLR. Viscardi: "Avrei fatto un tricket, ma come disse qualcuno non capisco nulla di politica". Giudici: “Il Ticino non è compatto dietro a lui". Bang: "In Romandia stanno già stappando lo champagne”.

Tra le opinioni negative sulla candidatura unica spicca quella della presidente della sezione PLR di Lugano, Giovanna Viscardi. Il presidente dei giovani PLR: "Ignazio è una persona che ti risponde in whats app, viene al torneo di beach volley e soprattutto è appassionato di politica e conosce molto bene la realtà federale. Forza Ignazio, riportaci in Consiglio federale!”

CAMORINO – Che il profilo politico del consigliere nazionale Ignazio Cassi non facesse l’unanimità, dentro e fuori dal PLR, lo si sapeva. Le sue ‘connection’ con le casse malati, il suo ruolo di presidente del gruppo Curafutura, sono per lui una spina nel fianco. Ma lo avevamo scritto alcune settimane fa: il candidato ticinese alla successione a Didier Burkhalter non deve piacere ai ticinesi, bensì a coloro che lo dovranno eleggere, cioè ai parlamentari federali. Detto questo, vale la pena di registrare alcuni commenti apparsi sui social dopo che i vertici del PLR hanno annunciato la carta Cassis nel corso di una conferenza stampa a Camorino (leggi qui).

Critici due deputati del PLR in Gran Consiglio: Giovanna Viscardi, che è anche presidente della sezione di Lugano, e Andrea Giudici.
Scrive Viscardi: “Ora non ci resta che aspettare e vedere se la strategia di Fulvio Pelli era quella giusta. Io per conto mio ne avrei mandati tre (e non solo il candidato più forte) al PLR nazionale lasciando a loro la scelta di due da portare in assemblea federale. Accompagnata da una buona comunicazione questa via avrebbe dato ai cantoni romandi e germanofoni la possibilità di scegliere un ticinese, e di rendersi conto che abbiamo tante persone in gamba qui.
Ma come mi disse qualcuno... io di politica non capisco un bel nulla”.
E Giudici: “L'ultima parola spetta al comitato cantonale per cui il titolo giusto sarebbe "l'ufficio presidenziale del PLRT propone la candidatura unica di Cassis". Vedremo se il comitato cantonale previsto il 1° agosto confermerà questa proposta o deciderà invece per un ticket, come richiesto a gran voce in Ticino e oltre Gottardo, per dare una reale possibilità di scelta all'assemblea federale”.
E in un altro post aggiunge: “Il Ticino non è per nulla compatto dietro a questo nome e non si può far finta di niente. La frazione PLR alle camere dovrebbe proporre all'assemblea federale almeno due nomi ticinesi!”.

Critico anche il deputato socialista Henrik Bang: “Non sono per natura uno scommettitore ma questa volta un qualche centone sulla NON elezione di Cassis lo punterei, peccato per l'assenza di un ticket, peccato per l'assenza di una donna e di altri validi candidati. Cassis alle ultime elezioni ha fatto migliaia di voti in meno di Merlini e questo già è un dato, inoltre è uno dei lobbisti più spregiudicati. Chissà in caso di elezione con le sue competenze del settore cassamalataro, la cassa malati unica, basata sul reddito, potrebbe avere delle possibilità di nascita. Per la serie potevamo fare di meglio e molto probabilmente in Romandia stanno già stappando lo champagne...”

Pro Cassis è invece il deputato UDC Tiziano Galeazzi, che replica a Bang: “Certo che se i ticinesi, 4 gatti che siamo, iniziano a far scommesse sulla non elezione... che ti aspetti poi.... se già noi non siam compatti per un ticinese a Berna... dove cass vogliamo andare…
Siamo i soliti tarlucc autolesionisti... certo che gli altri ci deridono... cerchiamo di tirarci assieme che è meglio!!!”.

E in un altro post: “Leggendo commenti in Facebook contro un ticinese a Berna mi vien da scrivere: ma possibile che in questo Cantone dove tutto o quasi funziona a metà e dove abbiamo problemi ovunque, ci sia ancora gente pronta a far scommesse contro il candidato PLR? Continuiamo a lamentarci che Berna ci snobba e poi non siamo compatti per un ticinese? Ma alla fine siamo più masochisti o ingenui? Altri cantoni farebbero carte false per aver un consigliere federale e noi ci divertiamo a far scommesse per non averlo? Vergognoso... a dir poco, poi però non lamentiamoci se ogni volta siam presi a pedate nel sedere da Berna”.

Alessandro Spano, presidente dei Giovani PLR, difende la scelta dei vertici: “Lo sappiamo: in Ticino è impossibile accontentare tutti, ma almeno questa volta dobbiamo unirci e riportare il Ticino in Consiglio federale. Ignazio è una persona che ti risponde in whats app, viene al torneo di beach volley e soprattutto è appassionato di politica e conosce molto bene la realtà federale. Forza Ignazio, riportaci in Consiglio federale!”.

Anche l’ex deputato del PPD Armando Boneff è positivo: “È preferibile conoscere gli interessi di chi fa politica che fingere l'esistenza di candidature sopra le parti, inesistenti. Inoltre l'assunzione di cariche così importanti impone comportamenti equilibrati a chiunque. Cassis rappresenta bene le attuali tendenze maggioritarie della politica ticinese di centro-destra. Ad essere legittimamente scontenti possono essere gli estremi con ideologie opposte, ma chi mugugna al centro lo fa solo per guastare le feste, tanto per non infrangere una tradizione tutta nostra...”.

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