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25.02.2018 - 11:370
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

La verità di Beltraminelli smonta il rapporto Bertoli. "Anche Rainbow operava senza risoluzione governativa. La falsa offerta? Ecco come andrò"

Il Ministro, sentito dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta, ha fornito la sua versione, totalmente diversa da quella del perito, portando documenti e un memoriale. Per lui, è il punto di partenza è essere difettoso, ovvero l'idea che i funzionari nascondessero qualcosa

BELLINZONA – Dopo il rapporto Bertoli, quello di Beltraminell. Il Ministro pipdino è stato ascoltato settimana scorsa dalla CPI, e pare abbia portato vari elementi: non solo un documento con la sua versione, ma diversi raccoglitori di fogli a sostenere le sue tesi.

A suo avviso, il perito ha lavorato lasciandosi influenzare da pregiudizi, e lo dimostrerebbe il fatto che ha cercato nei conti di Scheurer, convinto che i funzionari dicano bugie. Ma in realtà, secondo lui, non tenendo conto che tutte le prestazioni di terzi nel settore dei profughi, in particolare quelle relative alla preparazione e distribuzione dei pasti, sono state retribuite secondo le stesse modalità. Ovvero, tradotto: senza risoluzioni governative. Non solo per Argo, quindi.

Anzi, anche con Rainbow, la ditta che operava nel settore prima di Argo, si fece così, ha spiegato. All’azienda andarono mandati diretti per oltre un milione e mezzo, e senza risoluzioni governative. Poi, la scelta di Argo, essenzialmente per motivi economici. Beltraminelli ha detto di aver firmato un documento che certificava un contratto a termine con la ditta di Sansonetti, e null’altro. Era stato qualcuno all’interno di Argo a proporsi? Possibile, sostiene, così come altri lo hanno fatto quando operava Argo. Prassi normale, insomma.

Rainbow in una nota aveva affermato di non aver mai contrattato il prezzo con il DSS e che la differenza di costi con la Croce Rossa era determinata dalla differenza dei compiti. Per il Consigliere di Stato, però, 48 franchi all’ora contro 41,5 orari per la Croce Rossa erano troppi: l’azienda scese fino a 43 ma non di meno. E la falsa trattativa,cioè la teoria che in realtà ci fosse già l’intenzione di affidarsi a Argo? Fantascienza per Beltraminelli, che, citando una lettera Blotti alla Sottoscomissione, spiega che “nel luglio 2014 la Divisione chiese alla Rainbow di beneficiare di una tariffa più interessante dopo essersi interessata delle tariffe applicate nel settore. La tariffa proposta non ha soddisfatto la Divisione (solo nell’ottobre del 2015 la ditta propose una tariffa che si poteva intendere accettabile), la quale prese in considerazione l’offerta di Argo1".

Due versioni diverse, insomma. Beltraminelli, pur mantenendo le sue posizioni, ha argomentato e ha spiegato. E ora? Il prossimo a essere sentito sarà Blotti.
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