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28.02.2018 - 11:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

No Billag, gli iniziativisti annunciano il boicottaggio della RSI il 4 marzo: "Nessun dibattito o intervista con loro: nei mesi della campagna sono stati di parte"

Nota dei favorevoli all'abolizione del canone: "I nostri rappresentanti parteciperanno invece al dibattito e al confronto democratico in tutte le altri sedi preposte all’informazione, quali le radio e TV private, i giornali e i portali online”

COMANO - Nessun dibattito e nessuna intervista alla RSI, e alle consorelle della SSR, né prima né dopo il 4 marzo. Qualunque sia il risultato che uscirà dalle urne.

 

Il Comitato a favore dell’iniziativa No Billag, attraverso una nota stampa, annuncia un boicottaggio nei confronti della radiotelevisione pubblica in vista del verdetto di domenica prossima. Una decisione motivata con la “comprovata parzialità dell’emittente” che, secondo gli iniziativisi, la RSI avrebbe tenuto nel corso della campagna.

 

“Oltre agli aggressivi attacchi sferrati contro i sostenitori dell’iniziativa, ad opera anche di dipendenti della RSI, attraverso i social media e altri mezzi di comunicazione - si legge in una nota firmata da Lorenzo Quadri e Alain Bühler a nome del Comitato - la stessa RSI, cioè l’azienda di cosiddetto “servizio pubblico” finanziata da tutti noi, ha sostenuto reiterati interventi volti, direttamente e indirettamente, a combattere la suddetta iniziativa popolare. Ne abbiamo avuto conferma anche lunedì 5 febbraio 2018, al dibattito televisivo sul tema, di “Democrazia diretta”, trasmesso da LA2 della RSI, all’interno del quale sono venute a mancare le basilari condizioni per un confronto aperto e paritario, con il moderatore, responsabile dell’informazione della RSI, schierato platealmente contro l’iniziativa, tanto da mettersi a dibattere e a contrastare i sostenitori della stessa”.

 

“In questi ultimi mesi - prosegue la nota - la RSI ha letteralmente occupato microfoni e telecamere a difesa dei propri interessi e dei propri privilegi, operando una sorta di lavaggio del cervello che non siamo disposti a subire passivamente. La comprovata parzialità dell’emittente di cosiddetto “servizio pubblico” ci induce a lanciare un invito ed un ultimo appello a sostegno di un chiaro Sì all’iniziativa “No Billag”, perché solo con una rilevante quota di favorevoli all’iniziativa vi saranno le premesse per apportare importanti modifiche e reali riforme all’interno di un ente che sembra aver dimenticato le sue funzioni primarie”.

 

“Nel frattempo - concludono Quadri e Bühler - in considerazione del fatto che non sono più date le condizioni di equidistanza e di imparzialità, il nostro comitato, attraverso i suoi rappresentanti, ha deciso di non più partecipare a dibattiti e di non più rilasciare dichiarazioni e interviste sull’iniziativa “No Billag” promossi dalla RSI e le consorelle della SSR, prima e dopo il 4 marzo, data della votazione. Parteciperà invece al dibattito e al confronto democratico in tutte le altri sedi preposte all’informazione, quali le radio e TV private, i giornali e i portali online”.

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