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20.05.2018 - 09:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Giornale del Popolo, durissimo affondo del Mattino: "Avvoltoi all’opera. Incredibile il comportamento della Curia (con il patrimonio immobiliare che hanno...). E le lacrime di coccodrillo di CdT e Regione sono grottesche"

Il direttore del foglio leghista Lorenzo Quadri, che dedica alla copertina alla vicenda, ne ha per tutti: "Vedere certi soggetti che si riempiono la bocca con la 'pluralità dell'informazione', è uno spettacolo semplicemente penoso"

LUGANO - "Avvoltoi all’opera". È durissimo l’affondo del Mattino della Domenica sulla chiusura del Giornale del Popolo. Il foglio legista dedica infatti la prima pagina alla grave crisi del quotidiano cattolico.

 

Nel mirino del fotomontaggio e dell’articolo del direttore Lorenzo Quadri finiscono il Corriere del Ticino e la Regione, la curia, i politici.

 

“La chiusura del Giornale del Popolo - esordisce Quadri - è certamente una pessima notizia, anche per la pluralità dell'informazione. Mancherà una voce del mondo cattolico (anche se, per quel che riguarda il GdP, l’impressione è che, con l’ultima dirigenza, questa voce si sia sempre più adagiata sul “pensiero unico”). A ciò si aggiunge il dramma che sta vivendo chi perderà il lavoro. Che non sono solo i giornalisti, ma tutte le figure professionali e tecniche che ruotano attorno ad una pubblicazione cartacea. Le difficoltà economiche del Giornale del Popolo erano note. Non ci si aspettava però una chiusura dall’oggi al domani. E pare incredibile che la Curia – tenendo anche conto del considerevole patrimonio immobiliare di cui dispone - non trovi i mezzi necessari per un’ “exit” meno traumatica per i collaboratori del giornale”.

 

“È stucchevole - attacca ancora il direttore del Mattino - la gara di solidarietà di politicanti e sedicenti (autocertificati) 'VIP'. E' un esempio clamoroso di solidarietà pelosa fatta per metter fuori la faccia e per salvare le apparenze. (…) Vedere però certi soggetti che si riempiono la bocca con la 'pluralità dell'informazione', è uno spettacolo semplicemente penoso: è tutta gente che sogna, nell'informazione, la dittatura del “pensiero unico”: frontiere spalancate, multikulti, islamofilia,… Tutta gente che se (tanto per fare un esempio) dovesse chiudere il Mattino, stapperebbe lo champagne. Altro che “pluralità”! “Pluralità” solo per chi diffonde le loro ideologie! E soprattutto: quanti tra gli improvvisati amici del GdP sono abbonati al quotidiano? Quanti lo leggono o lo comprano in edicola? Quanti saranno disposti a sostenerlo in modo concreto (soldoni) e non solo con vani proclami che servono unicamente al marketing (elettorale) di chi li fa, ma nulla portano ai destinatari? (…) Non sarà che si tratta di politicanti in campagna elettorale permanente - la maggior parte dei quali mai è stata abbonata al GdP, perché del quotidiano in questione non gliene frega un tubo - ma che evidentemente pensano che mettere fuori la faccia in questo momento sia pagante per la propria immagine?”

 

“Addirittura grottesche - affonda ancora il colpo Quadri - le lacrime di coccodrillo dei vertici degli altri due quotidiani, che, mentre simulano disperazione per l’ “irreparabile perdita”, ridono sotto i baffi ed organizzano le operazioni di sciacallaggio per contendersi a suon di offerte speciali i lettori del GdP rimasti orfani. Piatto ricco mi ci ficco! Mors tua vita mea!

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