LUGANO - Michele Bertini sta pensando di lasciare la politica? E di non ricandidarsi alle comunali del 2020? Il vicesindaco di Lugano ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro al Corriere del Ticino. Alcune sibilline, altre chiare. E alcune politicamente pesanti.
La premessa è: “Non mi sto disinnamorando della politica, ma a 33 anni sono consapevole che la maturazione personale passa anche da una crescita professionale, e che la politica non è tutto”.
Poi arriva la prima picconata: “Di certo non anteporrò il successo politico a valori come l’educazione e il rispetto che nel partito ultimamente da taluni è stato calpestato”.
Bertini ha deciso recentemente di lasciare l’ufficio presidenziale del Distretto PLR. Una scelta che ha spiegato così: “Quanto ho vissuto all’interno del partito nel corso dell’ultimo anno mi ha demotivato. E in questo momento, a pochi mesi dalle elezioni cantonali, il Distretto ha bisogno di rappresentanti motivati”.
Altra picconata: “Che la politica fosse un terreno dove a volte si ritrovano comportamenti scorretti lo sapevo, ma non pensavo fino a questo punto. E non pensavo che i vertici legittimassero questo agire”.
E guardando all’ipotetica sfida a Marco Borradori per la poltrona di sindaco nel 2020, Bertini afferma in modo sibillino: “Vorrei continuare anche a concentrarmi sulla mia vita professionale per consolidare il mio futuro”.