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10.10.2018 - 16:090
Aggiornamento: 11.10.2018 - 15:35

Il Gruppo Kerning taglia in Ticino. Caprara replica a Mirante: "Mi stupisce che quasi si rallegri dell'annuncio". E sulla lista per il Governo dice...

Il presidente del PLR alla candidata socialista: “L’economia, checché ne pensino i leghisti o i socialisti, ha regole e logiche diverse dalla politica e si muove considerando quello che succede nel mondo e non solo in Ticino”

Al presidente del PLR, Bixio Caprara, non sono piaciute le riflessioni di Amalia Mirante, economista e candidata al Governo per il Partito socialista, sulla “riorganizzazione interna” annunciata dal Gruppo Kering.  Il colosso della moda trasferirà 150 dei 900 dipendenti dal Ticino all’Italia.

 

“In qualità di leader internazionale nel settore del lusso, il Gruppo Kering evolve continuamente i propri modelli operativi per adottare strutture più moderne e flessibili”, si leggeva nella nota dell’azienda. Ma secondo Mirante la motivazione del Gruppo Kering equivale a dire “non ci serve più rimanere qui, iniziamo a portare via 150 posti di lavoro e poi si vedrà”.

 

“E sì che quando queste aziende arrivano da noi ci fanno credere che siamo fortunati - ha aggiunto nel suo post su Facebook -. Non è questo lo sviluppo economico che vogliamo per il Ticino”.

 

“Ho l’impressione che siamo già in piena campagna elettorale – commenta Caprara a liberatv -. Mi auguro però che sia una campagna seria, e che partiti e candidati evitino di esprimersi su ogni tema solo per cercare visibilità e consensi. Faccio un esempio: non mi risulta che il traffico nel Mendrisiotto o il numero di frontalieri siano diminuiti, malgrado i proclami della forza politica che oggi ha la maggioranza in Governo. Il che dimostra che la politica ha dei limiti, che vi sono regole da rispettare, e che l’economia, checché ne pensino i leghisti o i socialisti, ha regole e logiche diverse e si muove considerando quello che succede nel mondo e non solo in Ticino”.

 

“Mi stupisce – prosegue Caprara - che la socialista Amalia Mirante quasi si rallegri dell’annuncio del Gruppo Kering. Lei che è economista dovrebbe sapere che oggi l’economia ha una flessibilità che non conoscevamo in passato e che quindi le decisioni dei gruppi internazionali tengono conto di diversi parametri. Ecco perché invece di dire che non è questo lo sviluppo economico che vogliamo per il Ticino dovremmo fare in modo, e qui parlo della politica in generale, di realizzare condizioni quadro attrattive: a livello fiscale, di polizia salariale, di costo dell’energia, di mobilità… Il che non significa ignorare i problemi: lo sproporzionato aumento dei frontalieri in particolare nel terziario avanzato, per esempio. Ma dobbiamo anche capire quali sono gli assi che ci possono portare crescita e sviluppo, e magari cercare di allacciarci al polo economico di Zurigo, che sta vivendo una stagione straordinaria”.

 

Secondo il presidente del PLR, il Ticino deve comunque essere a livello istituzionale un partner serio per le aziende presenti sul territorio: “Penso che rallegrarsi di certe ristrutturazioni sia poco rispettoso. Perché non ci sono lavoratori e aziende di serie A e di serie B - e parlando di aziende mi riferisco a quelle che rispettano le nostre normative -. Non dimentichiamo che tra i dipendenti del Gruppo Kering che verranno trasferiti in Italia una quarantina risiedono in Ticino e meritano lo stesso rispetto di quelli che a Locarno saranno colpiti dal ridimensionamento della Pharmanalytica, l’azienda che fa capo a Novartis”.

 

Poi Caprara accenna all’importanza del settore della moda per l’economia ticinese. “Basta dire che il Gruppo Kering è uno dei contribuenti principali del Cantone. Mi pare totalmente fuori luogo sostenere che la ristrutturazione annunciata sia un segnale di disinvestimento da parte del settore della moda in Ticino. Altrimenti dovremmo sostenere che anche il settore finanziario, che negli ultimi anni si è fortemente ridimensionato, non è più un pilastro del nostro sistema economico. E alla fine vorrei anche sapere che tipo di sviluppo economico immaginano i socialisti, Mirante in primo luogo”.

 

Infine, una riflessione sulla lista del PLR per il Consiglio di Stato, che verrà ufficializzata sabato dal Comitato cantonale del partito. Il presidente non conferma, ma dalle ultime illazioni, oltre al ministro Christian Vitta, ci saranno il capogruppo e sindaco di Comano Alex Farinelli, il presidente della sezione di Minusio Alessandro Speziali, il sindaco di Breggia e deputato Sebastiano Gaffuri e Cristina Maderni, presidente della Federazione ticinese delle associazioni di fiduciari.

 

“Il nostro obiettivo è ottenere un buon risultato – dice Caprara – perchè vorremmo una politica diversa. Credo che in questa lista ci siano personalità che hanno qualcosa da dire, ognuna con le proprie peculiarità e le proprie esperienze, e che si sono dimostrate affidabili nei ruoli che hanno ricoperto e ricoprono. Mi auguro che gli elettori capiscano che si possono fidare. Vogliamo soprattutto lanciare a livello politico un messaggio di prospettiva, di costruzione, e non di continuo lamento”.

 

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