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25.11.2018 - 15:260

Bernasconi gioisce, "un sì avrebbe indebolito i nostri diritti fondamentali. Ma non abbassiamo la guardia"

Il membro dell'associazione Uniti dal diritto è stato uno dei principali fautori del no all'autodeterminazione. "Questa è solo una delle battaglie contro gli attacchi alle nostre istituzioni"

BELLINZONA – Uniti dal diritto, presieduta da Paolo Bernasconi, esulta. Si era battuta con energia contro l’iniziativa sull’autodeterminazione, e i ticinesi hanno scelto di bocciarla.

“L’associazione si è impegnata negli ultimi mesi a nome dell’alleanza della società civile per sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze di un sì alle urne, un risultato che avrebbe indebolito i diritti fondamentali dei cittadini svizzeri e creato un clima di incertezza giuridica ed economica per il nostro Paese”, si legge in una trionfante nota.

Il voto odierno ha un grande significato, “con questa importante vittoria popolare, le cittadine e i cittadini hanno riaffermato la volontà di mantenere il solido sistema giuridico attualmente in vigore. La bocciatura di questa iniziativa invia un messaggio di positività e apertura verso la comunità internazionale: significa che le cittadine e i cittadini svizzeri vogliono un Paese affidabile, che sappia rispettare gli impegni presi e che tuteli le libertà fondamentali dei suoi cittadini”.

Ma guai abbassare la guardia. “Non dobbiamo dimenticare però che questa iniziativa è solo una delle tante battaglie contro i continui attacchi alle istituzioni del nostro Paese. Il lavoro di sensibilizzazione per difendere l’indipendenza delle nostre istituzioni dovrà quindi continuare”-

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