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08.12.2018 - 11:480

Regazzi, 12 anni dopo. "Proposi una Corte dei Conti, mi dissero che non serviva"

Il PPD chiede una sorta di "tribunale popolare delle finanze", l'oggi Consigliere Nazionale lo chiese nel 2006. "Mi risposero che avrebbe provocato costi inutili: sarebbero emerse le inadempienze che hanno portato agli scandali che conosciamo"

BELLINZONA - Alla luce dei diversi casi, più o meno accertati, di irregolarità amministrative emersi in Ticino, si fa sempre più largo l’ipotesi di istituire una Corte dei conti.

“Il Controllo cantonale delle finanze, dal profilo formale, non gode di sufficiente legittimità istituzionale e democratica e va anche potenziato”, ha scritto in una nota il Partito popolare democratico, che sta elaborando un’iniziativa popolare per istituire appunto “un tribunale popolare delle finanze, vale a dire un organo totalmente indipendente dallo Stato ed eletto dal popolo, costituito da persone competenti e indipendenti che possano garantire alla popolazione un controllo adeguato sull’utilizzo corretto dei soldi pubblici”.

Fabio Regazzi, lei, quando sedeva in Gran Consiglio si fece promotore di una proposta simile.
“Esatto, lo feci in tempi non sospetti (era il 2006!): presentai in Gran Consiglio un'iniziativa parlamentare elaborata per l'introduzione di una Corte di Conti in Canton Ticino, sull’esempio di diversi altri Cantoni e Paesi europei. E nelle motivazioni scrissi: a fronte al moltiplicarsi dei compiti assegnati allo Stato e dunque dei canali attraverso i quali scorre il denaro pubblico, è tempo di dotare anche il nostro Cantone di un’autorità indipendente dagli altri poteri, che verifichi che il denaro è speso conformemente alla legge (base legale), che è contabilizzato in modo regolare, nel rispetto della legge sulle finanze pubbliche, e che è utilizzato in modo efficace".

Ma il tempo è trascorso invano, da quel lontano 2006…
“Già, sono passati 12 anni, e oggi più che mai penso di poter dire che la mia richiesta era assolutamente giustificata. Senza peccare di presunzione ci avevo visto giusto e i diversi episodi emersi a più riprese in Ticino, e che la cronaca continua a riproporre, confermano purtroppo che una Corte dei conti sarebbe stato uno strumento utile e addirittura indispensabile, che avrebbe consentito di far emergere le inadempienze e le incongruenze che hanno poi portato agli scandali che conosciamo”.

Invece?

“Invece allora il Gran Consiglio si oppose a questa proposta, adducendo i soliti argomenti: la necessità non è comprovata, disponiamo già degli strumenti necessari, provocherà costi inutili, eccetera. Ciò non di meno nel 2010 vennero comunque adottate alcune modifiche della Legge sulla gestione e sul controllo finanziario dello Stato che però si sono dimostrate inefficaci o quanto meno insufficienti. I fatti sono testardi e alla fine innumerevoli episodi che sono emersi negli ultimi anni hanno dimostrato che la mia proposta era fondata, smentendo nel contempo le obiezioni che vennero allora sollevate. Bene ha fatto pertanto il PPD cantonale a preannunciare il lancio di un’iniziativa popolare per introdurre nella nostra Costituzione cantonale l’istituzione di una Corte dei Conti, che ovviamente sosterrò con convinzione”.
 

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