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01.03.2018 - 18:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Nicola Pini: "Prima i nostri è un obiettivo, non uno strumento. Quindi, prima la formazione... Se la metà dei giovani in assistenza non dispone di un diploma secondario, come sperare che trovino un lavoro?"

Il deputato e vicepresidente del PLR: "In un un mondo in cui il 65% dei giovani che oggi iniziano una formazione da adulto svolgerà un mestiere che oggi ancora non esiste – il tema della formazione continua sarà sempre più centrale: occorre in questo senso coordinare e sviluppare l’offerta sul territorio"

di Nicola Pini * (da Opinione Liberale)

Prima i nostri è un obiettivo, non uno strumento. E fra gli elementi per raggiungerlo (non il solo) vi è la formazione. Se la metà dei giovani in assistenza non dispone di un diploma secondario, come sperare che trovino un lavoro? Si inizia con la scuola dell’obbligo: una buona scuola, ma che è giusto voler migliorare anche sperimentando nuove proposte, sia quella dipartimentale che quella commissionale. Pace se costa qualche copeco in più – investire nella formazione non è un costo – e se i primainostristi non la votano. Va poi affrontato il cantiere dell’orientamento, anche per demolire l’idea (fallace) che il liceo è la sola strada verso un posto di lavoro (anzi). Il servizio negli anni ha compiuto dei decisi passi in avanti, aprendosi.

Questa è la via sulla quale puntare: ricordiamo la nostra iniziativa – accolta – per integrare anche le organizzazioni del mondo del lavoro nelle attività di orientamento e l’opposizione – riuscita – all’introduzione dell’accesso diretto, dopo la scuola dell’obbligo, a qualsiasi formazione del secondario. Nell’attesa della realizzazione anche in Ticino di una Città dei mestieri, l’invito è a fare una capatina a Espoprofessioni che si terrà la settimana prossima a Lugano.

Anche perché – in un mondo in cui il 65% dei giovani che oggi iniziano una formazione da adulto svolgerà un mestiere che oggi ancora non esiste – il tema della formazione continua sarà sempre più centrale: occorre in questo senso coordinare e sviluppare l’offerta sul territorio. Evitando, se possibile, gli autogoal, come ad esempio la nuova Legge sull’edilizia posta in consultazione dal Dipartimento del Territorio che limita la direzione lavori a ingegneri e architetti, tagliando di fatto fuori alcune formazioni duali di SUPSI e Scuole Specializzate Superiori…

* deputato e vicepresidente PLR
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