Premi di cassa malati, Denti: "Un aumento ingiustificato!"

di Franco Denti*

Sarà forse anche contenuto ma è pur sempre un aumento ingiustificato, soprattutto se prendiamo in considerazione i costi LAMal prodotti dagli studi medici, che però, è vero, sono solo una parte del conto sanitario ticinese. Il dossier “cassa malati” in Ticino doveva essere gestito in modo diverso. Quando nel 2011 avevamo diritto a una riduzione dei premi la stessa non c’è stata. In seguito, nel 2012, il Cantone ha dovuto ammettere, suo malgrado, che avevamo pagato premi di cassa malati in eccesso e ciò dal 1996!

Il Consigliere federale Alain Berset in risposta alla nostra proposta di congelare i premi di Cassa malati per il 2014 ha affermato in un’intervista televisiva “…la proposta dei medici ticinesi non può essere accettata perché voleva dire ammettere che il sistema era sbagliato e che congelando i premi si continuerebbe a sbagliare”, ammettendo quindi esplicitamente che il sistema non funziona più e che va cambiato.

Ma dov’era il Cantone dal 1996 al 2012? Se è vero che il passato non lo possiamo cambiare,  è anche vero che il presente si caratterizza per una mancanza di proposte valide affinché i Ticinesi paghino sulla base di quanto consumano. Anche la Presidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati, Egerszegi-Obrist Christine, in merito al dossier dei premi pagati in eccesso aveva rilasciato, in un primo tempo, un’intervista il cui contenuto completo è sfuggito ai più e nella quale affermava che la proposta presentata dalla Conferenza dei Direttori di Dipartimento di sanità era giunta in ritardo e che la Commissione non aveva potuto esaminarla. Se non che la stessa, in un secondo tempo, vista la levata di scudi, fra gli altri, anche del Gran Consiglio ticinese, ha dovuto riprendere in mano il dossier. 

Tutto questo sta a dimostrare la scarsa o assoluta insensibilità verso i cittadini ticinesi che per obbligo di legge devono pagare un’assicurazione malattia obbligatoria il cui costo ormai per molte famiglie incide in maniera determinante sul budget. Urge quindi in Ticino un ripensamento a 360° della socialità, che ormai sembra navigare a vista e non secondo un progetto che tenga conto di un cambiamento della piramide demografica del Canton Ticino (nel 2030 più di 100'000 ticinesi avranno più di 65 anni e l’8% avrà più di 85 anni), dell’aumento dei morosi di Cassa malati e non da ultimo l’enorme aumento del 37% dal 2011 di ticinesi in assistenza (cfr CdT del 20.08.2013).

Concludo, a nome dell’OMCT, con alcune suggestioni proprio in merito all’ultimo aumento dei premi previsto per il 2014, che, ricordo, sembra simile a quanto successo negli anni precedenti alle votazioni nazionali sulla cassa malati unica. Anche in passato, nei due anni che hanno preceduto la votazione federale, si è sempre avuto un aumento modesto dei premi di cassa malati per poi esplodere a votazione avvenuta. Questo ci porta a dire che verosimilmente i premi di cassa malati non sono solo il frutto di complessi calcoli matematici, ma vi è sicuramente una componente politica. È a questa componente politica del premio che ci rivolgiamo.

Se è vero com’è vero che la società in cui viviamo si basa sulla famiglia allora cerchiamo di non ostacolare i nostri giovani nelle scelte sul loro futuro e creiamo le premesse anche economiche per permettere loro di crescere con i loro figli. I costi delle cure subiscono un incremento dettato dall’invecchiamento della popolazione,  ma solo fino a una certa età, superata la quale essi tornano a diminuire, mentre i premi continuano ad aumentare.

Perché non valutare la possibilità che sia lo Stato a prendersi cura di questi ultimi pazienti (in parte lo fa già), così da rendere meno pesante il premio per i più giovani? Sono solo alcune piccole suggestioni di mezza estate, però...

*Presidente dell'Ordine dei Medici