BERLINO - La Guida Michelin 2013 celebra la cucina tedesca. E la Germania si classifica, per numero di stelle, al secondo posto in assoluto. Dopo la Francia, ovviamente. I due grandi imperi, un tempo irriducibili nemici divisi dal Reno, si ritrovano dunque pacificati anche sul piano dell'alta cucina.
Dieci tre stelle - l’ultimo riconoscimento é stato assegnato a La Belle Epoque, nella cittadina di Travemünde - catapultano la Germania nel paradiso della gastronomia mondiale.
Secondo uno dei grandi chef tedeschi, Harald Wohlfahrt, citato dal Corriere della Sera, il fatto che nell'edizione 2013 della guida francese la Germania abbia raggiunto questi livelli è la testimonianza della grande salute, anche economica, di cui gode: “Se la gente ha denaro e tempo, è chiaro che la cultura culinaria si evolve”, ha commentato. Il suo ristorante, lo Schwarzwaldstube di Baiersbronn, nel Baden-Württemberg, ha tre stelle dal 1992.
“La cucina tedesca si è aperta al mondo oppure ha reinterpretato i piatti della sua tradizione – annota il giornalista gastronomico del Corriere -, proprio come fa per esempio, Joachim Wissler nel suo Vendôme, a Bergisch Gladbach, in Nord Renania Vestfalia, non lontano da Colonia. Lui è uno dei magnifici dieci, forse il più elogiato dalla stampa specializzata”.
Ma al di là dei 10 tre stelle Michelin che portano la gastronomia tedesca nell’Olimpo europeo, un altro dato significativo è l’esplosione di ristoranti premiati nella categoria lievemente inferiore: i ristoranti a cui la Guida ha attribuito due stelle sono saliti a trentasei, con sette new entry.