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Quarto Potere
27.11.2012 - 21:160
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:40

Le 10 domande di Confronti a Fabio Pontiggia

Il mensile del PS, dopo quelle a Boris Bignasca, pone dieci domande al condirettore del Corriere del Ticino. Tema: i due pesi e le due misure nella querelle Cagnotti-Bignasca

BELLINZONA - Le dieci domande a Boris Bignasca sono costate un decreto d'accusa a Marco Cagnotti. Il direttore di Confronti ha deciso di opporsi alla decisione del Ministero pubblico: il caso andrà dunque in aula davanti a un giudice. La notizia suscitò parecchie polemiche anche per l'appoggio del partito socialista alla decisione di Cagnotti. Sul Corriere del Ticino apparve un editoriale molto duro del condirettore Fabio Pontiggia. E ora il direttore di Confronti rilancia e, nel prossimo numero del giornale socialista, pubblica dieci domande a Pontiggia. Tema: i due pesi e le due misure del quotidiano indipendente, dice Cagnotti, quando si tratta di riferire delle condanne dei Bignasca.  Ecco le dieci domande di Cagnotti. Quanto spazio ha dedicato il “Corriere del Ticino” ai decreti d’accusa emessi a carico dei Bignasca? Quanto spazio ha dedicato il “Corriere del Ticino” alla trasmissione di “Falò” sulle vittime de “il Mattino della domenica”? Quanto spazio ha dedicato il “Corriere del Ticino” agli attacchi leghisti ai giornalisti di “Falò”? Quanto spazio ha dedicato il “Corriere del Ticino” al decreto d’accusa emesso a carico di Marco Cagnotti? Come si concilia un’eventuale disparità di trattamento di queste notizie con l’affermata indipendenza e imparzialità del “Corriere del Ticino”? Oppure siamo di fronte a un caso smaccato di “due pesi e due misure”? Un tuo stretto collega e collaboratore del “Corriere del Ticino” è stato recentemente querelato per diffamazione. Questo ovviamente non significa ancora nulla e occorrerà attendere la conclusione della procedura per conoscerne l’esito. Se tuttavia la querela dovesse sfociare in un decreto d’accusa, il “Corriere del Ticino” dedicherebbe alla notizia un lancio in prima pagina, un titolo a quattro colonne, un lungo articolo di approfondimento e un tuo indignato commento? È noto che tu sei estremamente garantista e spesso ricordi che esiste la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Per quale motivo allora il “Corriere del Ticino” ha preferito sottolineare la “condanna” nel titolo della notizia, quando nelle ore precedenti la stampa era stata informata dell’intenzione di Marco Cagnotti di fare opposizione? E per quale motivo né Marco Cagnotti né il suo avvocato sono stati contattati dal “Corriere del Ticino” per esporre la propria posizione? Per te sono esattamente equivalenti i toni e i termini leghisti usati tutte le domeniche su “il Mattino della domenica” e nei giorni feriali sul mattinonline, e un articolo provocatorio una tantum su “Confronti”? Visto che contro la barbarie del linguaggio leghista nient’altro serve (né ignorarla, né denunciarla e neppure comportarsi da persone civili) perché proseguono imperterriti, e visto che a tuo dire reagire una tantum applicando alla Lega gli stessi suoi metodi è inaccettabile… che altro si può fare? Da ultimo, visto che bisogna combattere la barbarie della comunicazione in nome della civiltà, che cosa pensi di chi stampa materialmente le copie cartacee de “il Mattino della domenica”? Non si rende forse partecipe della barbarie? E, soprattutto, vuoi dirci chi stampa “il Mattino della domenica”?
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