Caro Pontiggia grazie di tutto! L'attenzione della tua penna ci lusinga...

LUGANO - Fa tenerezza la goffa discesa di Fabio Pontiggia, dal fortino della prima pagina, in cui dispensa settimanalmente consumati e sconfitti consigli neoliberisti per salvare le finanze del Cantone, alle pagine di politica cantonale. Il direttore in pectore del Corriere del Ticino si è scomodato per scrivere un’articolessa di tre quarti di pagina dedicata a Liberatv e al mandato per i filmati della polizia. Chissà che notizia, se il direttore del principale quotidiano ticinese, intinge la sua piuma nel calamaio povero della cronaca, riempiendo uno spazio che solitamente si dedica a fatti eclatanti! Il titolo e il sottotitolo promettevano scandalo e invece lo "scoop" di Pontiggia regala i brividi di un bacio a una sorella. Udite, udite: la consegna dei filmati di Liberatv al Dipartimento delle istituzioni è in ritardo. Solo sei video sono stati ultimati. Accipicchia! Come minimo ci sarà dietro un torbido intreccio politico, la palese incapacità di Marco Bazzi e Andrea Leoni di svolgere il loro lavoro, e sicuramente qualche conflitto di interesse. E invece, leggendo il documentato pezzo del Fabio, non salta fuori niente. Ma proprio niente. Anzi, il Dipartimento delle istituzioni fa sapere che "i ritardi sono imputabili a problemi di carattere pratico e organizzativo, indipendenti da Liberatv Sagl". "A titolo di esempio – aggiunge il DI – si segnala che le riprese riguardanti gli impieghi dediti al mantenimento dell’ordine sono state rinviate più volte per motivi di sicurezza, quelle inerenti all’attività dei gruppi d’intervento sono state rimandate a causa del maltempo e della disponibilità degli agenti della Polizia cantonale. E motivi legati al segreto istruttorio hanno imposto un differimento delle riprese sull’attività della Polizia scientifica". Vale la pena aggiungere che l'informazione sul ritardo era già disponibile in una lettera che il ministro Norman Gobbi aveva indirizzato mesi fa alla Commissione della Gestione. Lettera pubblicata da Liberatv, dunque a disposizione di tutti. Ma fa niente: non pretenderete mica che Pontiggia si abbassi a leggere tutta la documentazione disponibile su quel che sta scrivendo?! Lui, prima che un giornalista, è un illuminato maître à penser, che non necessita di informarsi per informare. Porca miseria, e mo' che si fa (?), si sarà chiesto il timoniere di Muzzano dopo aver ricevuto le motivazioni del Dipartimento. Non pubblicare l'articolo? Ma no! Neanche per sogno. Anche se l’idea di sputtanare quelli di Liberatv non trova riscontro nei fatti, resta pur sempre l'idea: basta mascherarla da articolo di cronaca, avrà pensato Pontiggia. Un po' come si fa in politica. Come ai bei tempi, quando facevo il segretario della Marina. E allora facciamoci il paginone, imboschiamo le informazioni importanti in fondo all'articolo, e strilliamo il giusto nel titolo e nel sottotitolo. E voilà, il fango è servito: prendete e mangiatene tutti. Ma noi siamo molto felici e ringraziamo Pontiggia. Innanzitutto perché, nel suo maldestro tentativo di delegittimarci, ha reso una bella pubblicità alla nostra testata. Secondo, perché forse avrà capito che avventurarsi nel giornalismo non è cosa per lui: meglio limitarsi agli editoriali. Terzo, perché troviamo conferma che Liberatv, nel regno di Muzzano (da cui per altro sotto la guida Foa-Pontiggia, si è registrato un esodo di penne da far impallidire Mosé…), dà un fastidio che neppure le ortiche nelle mutande. Quarto, perché questa è la prova provata che Pontiggia utilizza la cronaca per curare il dente avvelenato, suo e dei suoi, nei nostri confronti. Quinto perché ci conferma la bontà della nostra scelta di abbandonare Teleticino, considerato il metodo che il direttore del quotidiano che si è comprato la televisione, utilizza per proporre il suo "giornalismo". Grazie Fabio. emmebi/AELLE