COMANO – “Alla RSI non succede niente di strano”. Replica così, il direttore dell’azienda, Maurizio Canetta, alle indiscrezioni pubblicate questa sera da TeleTicino, che ha messo in dubbio le modalità con le quali sono stati comunicati ed eseguiti i licenziamenti (una ventina) annunciati nei mesi scorsi (leggi qui). Con tanto di agenti di sicurezza che avrebbero accompagnato alla porta i dipendenti lasciati a casa.
“Abbiamo attuato – dice Canetta a liberatv - una prassi che riteniamo rispettosa delle persone colpite dal provvedimento, che abbiamo dovuto adottare ovviamente a malincuore, delle colleghe e dei colleghi che rimangono in azienda, e di chi ha gestito i colloqui. Abbiamo agito come agiscono normalmente le aziende responsabili in casi del genere. Gli agenti di sicurezza, come in tutte le situazioni delicate, sorvegliano la situazione in modo discreto. Tutto qui”.
I provvedimenti, che Canetta definisce “dolorosi ma inevitabili”, sono stati comunicati in questi giorni, e hanno riguardato una cinquantina di collaboratori della RSI tra prepensionamenti, licenziamenti e riduzione dell’orario di lavoro, secondo il piano annunciato in novembre.
La maggior parte dei tagli hanno toccato i settori tecnici e di supporto. Le persone sono state informate dai responsabili dei dipartimenti e dai consulenti delle risorse umane durante i colloqui che si sono svolti nelle ultime ore. Sono quindi stati esonerati immediatamente dal lavoro, come accade in ogni azienda quando si presentano casi del genere, considerata le delicatezza delle possibili implicazioni. Per tutti i collaboratori toccati dai provvedimenti la RSI ha previsto un piano sociale.
emmebi