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Salute e Sanità
08.04.2016 - 06:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Quando ci mettiamo...siamo bravi! Arresto cardiaco: il modello ticinese è da applausi. E se ne sono accorti anche a livello internazionale

La nostra rete di soccorso finisce nell'editoriale della prestigiosa rivista internazionale di cardiologia “Europace”. E il guru della rianimazione Peter J. Kudenchuk la loda consacrandola a modello internazionale

LUGANO - Nell’editoriale dell’ultimo numero (marzo 2016) della prestigiosa rivista internazionale di cardiologia “Europace”, il professor Peter J. Kudenchuk dell’Università di Washington (Seattle, USA), uno tra i più autorevoli esperti di rianimazione a livello mondiale, elogia il modello ticinese di gestione del paziente in arresto cardiaco, di fatto consacrando la rete di soccorso ticinese come un esempio a livello internazionale. Il Prof. Kudenchuk fa diretto riferimento a uno studio pubblicato lo scorso settembre, sempre su “Europace”, nel quale venivano presentati e commentati i risultati ottenuti in Ticino sul fronte della presa a carico e sopravvivenza dei pazienti colpiti da arresto cardiaco improvviso. L’articolo – firmato congiuntamente dalla Fondazione Ticino Cuore, dal Cardiocentro Ticino, dall’Ente Ospedaliero Cantonale e dalla Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze – sottolineava l’impatto che hanno avuto le diverse attività promosse dalle istituzioni di cura del cantone in un’ottica di gestione coordinata e integrata. In particolare, si evidenziava l’importanza della rianimazione di base e della defibrillazione precoce (Fondazione Ticino Cuore), il ruolo di coordinamento di Ticino Soccorso 144 e dei servizi di primo intervento (FCTSA), la presa a carico ospedaliera e riabilitativa (Cardiocentro Ticino). In dieci anni, il tasso di sopravvivenza di questi pazienti (nel nostro Cantone circa 350 ogni anno) è triplicato, raggiungendo risultati di assoluto rispetto a livello internazionale, ed è molto significativo, oltre che motivo di comprensibile orgoglio, che la pubblicazione di settembre sia risultata quella che, nella versione online sul sito di Europace, ha registrato il maggior numero di “download” (ben 1450) nel 2015. “Va riconosciuto – conclude il Prof. Kudenchuk nel suo editoriale – che non c’è alcuna formula magica alla base dell’elevato successo della rianimazione nel Canton Ticino (...) Piuttosto, essa è il risultato di un lavoro impegnativo e della messa in atto degli stessi principi necessari per costruire e mantenere in funzione un orologio svizzero. Attenta considerazione di tutte le parti, collegamento dei componenti critici, ricalibrazione periodica per assicurare che tutti gli ingranaggi continuino a lavorare insieme in modo da ottenere il risultato che ci si attende, sia esso la misura corretta del tempo o, in questo caso, salvare delle vite”. Il merito di questo positiva esperienza è da attribuire a tutte le istituzioni, pubbliche e private che in questi anni si sono impegnate nel sostenere le attività proposte per la popolazione e nel migliorare la presa a carico dei pazienti.
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