BELLINZONA – E ora espropriamo le cliniche private. Non è una provocazione ma un piano a cui il gruppo Forum, capitanato da Franco Cavalli, sta lavorando da un paio di mese. A rivelare la notizia stamane è il Caffé che pubblica alcune dichiarazioni di Cavalli a una settimana dalla vittoria del referendum contro la nuova legge sull'EOC.
"Stiamo valutando con alcuni giuristi – spiega l'oncologo - il lancio di un’iniziativa popolare per creare le basi legali per l’esproprio delle cliniche private". In particolare, per Cavalli, dovrebbero essere espropriate la Sant'Anna e la Santa Chiara. Un'idea non semplice da realizzare. Servono infatti solidi argomenti giuridici. Perché l'esproprio è possibile soltanto "per misure necessarie alla tutela di determinati interessi pubblici" giustificati da urgenza e da necessità superiori.
"Con la Lamal - dichiara ancora Cavalli al Caffé - il cantone paga 100 milioni l’anno alle cliniche private, ne pagherà 130 fra due anni. Un costo che mette in ginocchio le casse cantonali. Questo in un Ticino dove c’è una sovrapresenza di letti acuti in mano ai privati (il 40%) rispetto alla media Svizzera (20%). Acquisendo al patrimonio pubblico almeno due cliniche private si potrebbe fare una pianificazione più ragionevole".
Con un esborso per centinaia di milioni - l’esproprio avverrebbe a prezzi di mercato, con le cliniche obbligate a vendere -, ma una volta sola. "Due i vantaggi - aggiunge Cavalli – con una pianificazione migliore diminuirebbero i premi delle casse malati e riducendo il numero di letti acuti anche il Cantone risparmierebbe".