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21.03.2017 - 15:430
Aggiornamento: 07.01.2019 - 14:10

Quanto costa lo sappiamo, ma quanto rende la RSI? Secondo uno studio del BAK la radiotelevisione pubblica genera 213 milioni a favore dell'economia regionale

Dalla ricerca del prestigioso istituto di Basilea emerge che la “RSI è uno dei più grandi datori di lavoro nella Svizzera italiana, con una performance economica equivalente a quella dell'industria alberghiera regionale”. Dalle attività economiche della radiotelevione beneficiano quasi 900 aziende nella Svizzera italiana

COMANO - La RSI finisce spesso e volentieri nel mirino della critica, e al centro di furibonde polemiche, per il "fattore costi". Ma, come sempre, c'è un'altra faccia della medaglia. Nella fattispecie quanto rende dal punto di vista strettamente economico la radiotelevisione pubblica.
 
È quanto cerca di stabilire uno studio dell'istituto di ricerca BAK Basel, presentato nel primo pomeriggio a Besso. Dallo studio emerge che la “RSI è uno dei più grandi datori di lavoro nella Svizzera italiana, con una performance economica equivalente a quella dell'industria alberghiera regionale”. La ricerca evidenzia come anche altri settori dell'economia regionale traggono profitto dalla presenza della RSI. Nella Svizzera italiana l’azienda diretta da Maurizio Canetta crea infatti un valore aggiunto complessivo di circa 213 milioni di franchi, per un totale di circa 1600 posti di lavoro.
 
Si tratta di cifre rilevanti. Cifre che diventano argomenti e che, volenti o nolenti, non mancheranno di avere un impatto nella campagna sull’iniziativa No Billag. 
 
Ma torniamo agli aspetti tecnici dello studio BAK Basel. Secondo gli studiosi basilesi il valore aggiunto lordo legato all'attività produttiva realizzato direttamente presso le due sedi ticinesi (Besso e Comano) è stato di circa 150 milioni di franchi, per un totale di circa 1087 posti di lavoro (equivalenti a tempo pieno).
 
Dalle attività economiche della RSI e dai suoi mandati conferiti a terzi traggono vantaggio altre aziende regionali, che tramite le strette relazioni economiche possono partecipare all'intera catena del valore della radiotelevisione di servizio pubblico. Si tratta di quasi 900 aziende nella Svizzera italiana.
 
Dai modelli di calcolo elaborati dai ricercatori emerge che a ogni franco di valore aggiunto creato dalla RSI corrisponde a sua volta un valore aggiunto di 40 centesimi in altre aziende della regione. La RSI è così alla base di una creazione di valore aggiunto pari a circa 213 milioni di franchi a vantaggio dell'economia regionale. Un posto di lavoro su due alla RSI è connesso con un posto di lavoro supplementare nella Svizzera italiana. La RSI genera pertanto circa 500 posti di lavoro in altre aziende della regione.

Un ultimo dato di cronaca: lo studio è costato 27'500 franchi. Soldi, precisa la RSI, che non derivano dai proventi del canone. 
 
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