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22.01.2018 - 12:280
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Terzo pilastro: in Ticino è più conveniente che nel resto della Svizzera ma non lo facciamo. Solo il 44% dei ticinesi lo paga regolarmente (la media Svizzera al 59%)

Pubblicato oggi uno studio del Credit Suisse che prende in esame il comportamento di risparmio della popolazione svizzera nel terzo pilastro. Oltre un terzo della popolazione attiva non lo sfrutta; donne, giovani e stranieri lo utilizzano in misura inferiore alla media. Nonostante il vantaggio fiscale sia particolarmente elevato in Svizzera romanda e Ticino, proprio in queste regioni i versamenti sono più bassi rispetto alla Svizzera tedesca

LUGANO - Gli sviluppi demografici, economici e sociali pongono il sistema previdenziale di fronte a nuove sfide. Le prestazioni diminuiscono nella previdenza professionale. L'importanza della previdenza privata dovrebbe pertanto continuare a crescere per garantire il consueto tenore di vita durante la vecchiaia. Lo studio di Credit Suisse pubblicato oggi prende in esame il comportamento di risparmio della popolazione svizzera nel pilastro 3a e fa emergere differenze regionali nell'agevolazione fiscale. Oltre un terzo della popolazione attiva non sfrutta il pilastro 3a; donne, giovani e stranieri lo utilizzano in misura inferiore alla media. Nonostante il vantaggio fiscale sia particolarmente elevato in Svizzera romanda e Ticino, proprio in queste regioni i versamenti sono più bassi rispetto alla Svizzera tedesca.

 

In assenza di misure correttive, la stabilità finanziaria dei due primi pilastri del sistema previdenziale svizzero potrebbe essere minata. Con la bocciatura del progetto «Previdenza per la vecchiaia 2020» nel settembre 2017, la riforma è stata nuovamente rimandata. In risposta alle sfide, le casse pensioni sfruttano sempre più il loro attuale margine di manovra e riducono le loro prestazioni. La tendenziale riduzione delle aliquote di conversione già osservabile nella quota sovraobbligatoria della previdenza professionale è destinata a proseguire nei prossimi anni. Anche i cambiamenti sociali, quali la crescente diffusione dell'occupazione a tempo parziale e le altre forme di lavoro flessibile, mettono a dura prova il sistema previdenziale dal momento che potrebbero portare a lacune previdenziali per gli interessati.

 

In tale contesto, il risparmio privato assume una maggiore importanza per assicurare un tenore di vita adeguato nella vecchiaia. Rocco Baldinger, Direttore Credit Suisse Fondazione di previdenza, afferma: "Dato che una buona copertura delle esigenze finanziarie dopo il pensionamento appare cruciale sotto il profilo socio-politico, un incentivo fiscale al risparmio per la vecchiaia nella previdenza vincolata (pilastro 3a) è senz'altro opportuno. Anche un eventuale ampliamento di questa possibilità di risparmio sarebbe da verificare".

 

Negli ultimi 20 anni gli averi del pilastro 3a depositati in conti bancari e presso le assicurazioni sono quasi quintuplicati e dovrebbero continuare a crescere ulteriormente. Nello studio pubblicato oggi «Previdenza privata per la vecchiaia - Risparmio 3a in Svizzera» gli economisti di Credit Suisse illustrano il modo in cui gli svizzeri stanno risparmiando nel pilastro 3a e come ciò influenza la costituzione del patrimonio. Presentano inoltre una valutazione sull'attrattività del risparmio 3a (rendimento complessivo incluso effetto fiscale) a livello regionale. Oliver Adler, Capo-economista Svizzera di Credit Suisse, sottolinea: "Proprio nelle regioni di lingua italiana e francese, dove secondo la nostra analisi il risparmio 3a è particolarmente vantaggioso sotto il profilo fiscale, la quota dei risparmiatori nel pilastro 3a è inferiore alla media. È dunque in quelle regioni, in particolare, che sussiste un potenziale per sfruttare meglio i vantaggi della previdenza privata".

 

Oltre un terzo delle persone che esercitano un'attività lucrativa è senza pilastro 3a

 

Stando ai dati del 2015 dell'Ufficio federale di statistica (UST), il 65% circa della popolazione attiva in età compresa tra 25 e 64/65 anni sfrutta la possibilità del risparmio privato per la vecchiaia con agevolazione fiscale: il 59% circa versa regolarmente nel pilastro 3a, mentre il 6% versa contributi irregolari. L'analisi degli economisti di Credit Suisse porta però alla luce nette differenze nel comportamento di versamento degli svizzeri. Ad esempio, con il 55% la quota di risparmiatori regolari nel pilastro 3a per le donne è inferiore a quella degli uomini con il 62%. Questa quota è inferiore alla media anche fra i 25-34enni e gli stranieri attivi con rispettivamente il 47% e il 41%. In linea di principio, la probabilità di versamenti regolari nella previdenza privata vincolata aumenta con il livello di formazione e il reddito. Il comportamento di versamento varia anche a livello regionale: nella Svizzera tedesca il 61% della popolazione attiva versa regolarmente nel pilastro 3a rispetto al 54% circa nella Svizzera romanda e al 44% in Ticino.


Nella Svizzera romanda e in Ticino si effettuano meno versamenti nel pilastro 3a

 

Le differenze, oltre che nella frequenza, sono notevoli anche negli importi dei versamenti nel pilastro 3a. Non sorprende il fatto che dalle cifre dei rilevamenti dei budget delle economie domestiche effettuati nel 2012–2014 dall'UST risulti come i contributi medi aumentino in funzione del reddito degli intestatari della previdenza. Nella classe di reddito più bassa (reddito lordo annuo inferiore a CHF 60 252) il 75% delle economie domestiche non effettua alcun versamento nel pilastro 3a, mentre il 10% fornisce almeno un contributo di CHF 3600 per anno e per persona.

 

Nella Svizzera tedesca il versamento medio nel pilastro 3a è più elevato che nelle regioni di lingua francese e italiana, come mostra un'analisi regionale basata sui dati fiscali del 2014. Tuttavia, il comportamento di versamento varia all'interno delle regioni linguistiche: mentre Delémont, Ginevra, Friburgo e Bellinzona sono tra i capoluoghi di cantone con i contributi più bassi, con valori medi compresi tra CHF 1218 e CHF 1315 per un single con attività lucrativa dipendente, Sion si colloca nella fascia centrale con CHF 1601. Glarona e Basilea–Città presentano invece versamenti nettamente inferiori rispetto al resto dei capoluoghi della Svizzera tedesca.

 

Le pause dei versamenti generano lacune di risparmio

 

Oltre all'analisi del comportamento di risparmio 3a, gli economisti di Credit Suisse illustrano, sulla base di scenari esemplificativi, il modo in cui i modelli di versamento e varie ipotesi di interessi e rendimenti influenzano la costituzione del patrimonio. Uno scenario basato sul tasso d'interesse medio realistico del 2% annuo tra il 1987 e 2017 illustra la costituzione del patrimonio in funzione di diversi livelli di versamento. Un altro scenario mostra come nell'attuale contesto di tassi bassi la costituzione di capitale evidenzi un andamento nettamente più lento. Con l'utilizzo di soluzioni in titoli, i titolari della previdenza potrebbero aumentare – mettendo in conto maggiori rischi e spese – le loro opportunità di rendimento. Attualmente la stragrande maggioranza degli averi previdenziali è depositata però su conti interessi, mentre solo un quinto è investito in soluzioni in titoli. In ogni caso conviene iniziare a risparmiare presto ed evitare interruzioni dei versamenti. Questo anche se non si può investire l'importo massimo: perché chi risparmia per un periodo più lungo, a parità di tasso d'interesse, realizza un patrimonio finale più elevato.

 

Effetto fiscale: il risparmio nel pilastro 3a conviene particolarmente nella Svizzera romanda

 

Oltre ai rendimenti conseguibili, uno dei vantaggi della previdenza vincolata privata è l'agevolazione fiscale. Le persone che percepiscono un reddito soggetto ad AVS possono versare annualmente nel pilastro 3a fino all'importo massimo stabilito dalla legge, detraendo questo importo interamente dal reddito imponibile. Il risparmio fiscale dipende dal tasso marginale d'imposizione individuale che indica la variazione dell'onere fiscale in funzione della riduzione o dell'aumento per un determinato importo del reddito imponibile. In base al sistema fiscale federale in Svizzera, il risparmio fiscale correlato ai versamenti nel pilastro 3a varia notevolmente a seconda delle regioni ed è maggiore nei cantoni con carico fiscale più elevato. Forti differenze regionali sussistono anche nelle imposte sulle prestazioni in capitale che gravano sugli importi prelevati dal pilastro 3a: nelle regioni con progressione elevata sulle prestazioni in capitale conviene pertanto ancor di più il prelievo ripartito su più anni. Gettando uno sguardo ai dati sul comportamento previdenziale della popolazione svizzera si nota però che i pagamenti di capitale del pilastro 3a finora vengono effettuati in forma scaglionata solo in un quarto dei casi.

 

Per determinare il risparmio fiscale sull'intera durata dell'investimento occorre conteggiare il risparmio fiscale realizzato con il versamento annuo e l'imposizione fiscale al momento del prelievo di capitale. Per valutare l'attrattività del risparmio 3a si può poi calcolare il rendimento complessivo incluso l'effetto fiscale. Al riguardo, l'effetto fiscale può essere espresso in percentuali di rendimento – l'extra-rendimento derivante dall'agevolazione fiscale e in aggiunta ai tassi d'interesse e alla performance del prodotto 3a di per sé. Nel complesso l'extra-rendimento legato al vantaggio fiscale è superiore alla media nella Svizzera romanda, a Sciaffusa e in Ticino.

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