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09.09.2016 - 11:340
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Castagnando"...e ora che la popolazioni torni ad "andar per castagne". Lanciata la raccolta 2016 con una fotografia a 360 gradi dello stato di salute di questa antica tradizione ticinese

L'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana, la Sandro Vanini SA e Paolo Bassetti, responsabile dei Centri di raccolta, hanno fatto questa mattina il punto della situazione

RIVERA - Stato di salute del castagno ticinese, valorizzazione del patrimonio legato alla castanicoltura, rilancio della raccolta di castagne da parte della popolazione locale e valorizzazione della castagna per confezionare ottime specialità alimentari. Sono alcuni dei temi sui quali si sono soffermati i relatori presenti alla conferenza stampa indetta venerdì 9 settembre 2016 alla Sandro Vanini SA di Rivera dall'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana, in collaborazione con la Sandro Vanini SA e Paolo Bassetti, responsabile dei Centri di raccolta. 
 
 
Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana
 
 
A parlare delle attività svolte in Ticino nell'ambito della castanicoltura l'Ing. Carlo Scheggia forestale del Canton Ticino e membro dell'Associazione, e l'Ing. Marco Conedera dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL.
 
 
L'Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana è stata fondata il 12 febbraio 1999 e raggruppa circa 300 proprietari di boschi e selve del Ticino, della Mesolcina, della Bregaglia e della Val Poschiavo. L'associazione promuove da anni la valorizzazione del castagno da frutto, collabora nella raccolta centralizzata delle castagne e da alcuni anni sostiene interventi mirati di ripristino ad alberi di castagno solitari. Grazie a finanziamenti dell'Ufficio federale dell'agricoltura promuove, inoltre, il recupero e la conservazione delle varietà locali di castagne. A tutt'oggi sono state analizzate geneticamente e conservate nei frutteti di conservazione di Cademario e Biasca ben 55 varietà locali con un proprio nome e una propria storia.
 
 
Tra le altre attività dell'Associazione citiamo:

 
· interscambi attraverso incontri istituzionali, visite di studio e di confronto, scambi di esperienze e di informazioni, workshop transfrontalieri
 

· manifestazioni promozionali autonome o complementari ad altri eventi territoriali o transfrontalieri finalizzate a raccordare le tradizioni locali con la cultura del castagneto e dei suoi prodotti
 

· azioni di marketing della filiera del castagno di interesse territoriale progettuale (elaborazione di materiale promozionale)


· attività di consulenza ai proprietari privati
 
 
La produzione di castagne 
 
 
La produzione di castagne con l'arrivo nel 2009 del Cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), organismo nocivo pericoloso originario dalla Cina, è andata viepiù regredendo fino all'arrivo nel 2014 del suo antagonista naturale, il torimus (Torymus sinensis).
 
 
Già l'anno scorso, ma ci si augura ancor più quest'anno, ci si aspetta una buona raccolta di castagne, anche se è pur vero che altre malattie quali il cancro corticale del castagno (Cryphonectria parasitica) e il mal dell'inchiostro (Phytophthora cambivora) sono ora maggiormente presenti nei castagneti perché sono state favorite dagli attacchi del cinipide durante questi anni.
 
 
Ma guardiamo il lato positivo della medaglia: con la ripresa della produzione e raccolta delle castagne è stato possibile effettuare un'interessante osservazione. Le castagne raccolte presentavano pochi parassiti. L'ipotesi più verosimile è che queste specie di insetti abbiano anche loro sofferto della scarsità di fiori e frutti non avendo a disposizione a sufficienza il substrato nel quale riprodursi diminuendo quindi il loro numero. Questa osservazione va a convalidare il fatto che sia molto importante, perlomeno nelle selve castanili gestite, eliminare tutti i frutti presenti sul terreno dopo la raccolta delle castagne.
 
 
La valorizzazione delle castagne 
 
 
Sin dalla sua nascita nel 1999, l'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana promuove la raccolta centralizzata delle castagne; all'inizio gestendo in proprio i Centri di raccolta sparsi in Ticino e Mesolcina e in seguito collaborando con Paolo Bassetti, attuale responsabile della raccolta centralizzata.
 
 
D'altra parte gli scopi dell'Associazione sono proprio (art.2): “Valorizzare il castagno e la castagna nella Svizzera italiana; sostenere, promuovere e organizzare le manifestazioni atte a far conoscere la storia, la cultura, i metodi di coltivazione, il consumo e lo smercio della castagna e del castagno; collaborare nell'organizzazione della raccolta annuale delle castagne”. E in questi anni molto è stato fatto per cercare di avere un prodotto locale sano e biologico da smerciare sul mercato, anche quale prodotto trasformato. 
 
 
“Andar per castagne” è una vecchissima pratica: all'intero della chiesa di Santa Maria a Mesocco troviamo, per esempio, un dipinto ad opera dei Seregnesi, che impreziosisce l'edificio e che raffigura la raccolta delle castagne. È un dipinto del 400 che testimonia che anche in luoghi dove il castagno fatica a crescere aveva un ruolo centrale nella vita comune.
 
 
L'invito è quindi quello di raccogliere e fare raccogliere le castagne nel rispetto evidentemente della proprietà altrui. Rammentiamo infatti che tutti possono raccogliere le castagne, prestando però attenzione ad eventuali divieti nelle selve castanili gestite. Se infatti raccogliere castagne nei boschi è libero, così non è nelle selve curate, che sono come dei frutteti di castagni.
 
 
 
Raccolta delle castagne
 
 
Raccogliere le castagne significa indirettamente valorizzare le selve castanili e rafforzare la cultura del castagno: è un progetto di società! Ma come funziona la raccolta? Paolo Bassetti: “L'associazione dei castanicoltori, come detto, è da un ventennio che promuove la raccolta centralizzata delle castagne ticinesi. La risposta della popolazione è stata spesso molto grande arrivando a consegnare fino a 50-60 tonnellate per stagione. Purtroppo, le magre produzioni degli ultimi anni, dovute alle avversità che hanno interessato i castagni, hanno fatto perdere questa bella abitudine di valorizzare un prodotto tipico e naturale della nostra regione. Visto che lentamente gli alberi si stanno riprendendo, desideriamo invogliare di nuovo la popolazione a raccogliere le castagne e a consegnare i quantitativi che non consumano in famiglia ai Centri di raccolta”. 
 
 
Un'ampia partecipazione della popolazione ticinese alla raccolta sta alla base di tutto il progetto di valorizzazione della castagna ticinese. “Quale incentivo quest'anno abbiamo reintrodotto il premio del prezzo maggiorato del 10% per i grandi raccoglitori, ossia per i raccoglitori che sull'arco della stagione raccolgono e consegnano più di 250 kg di castagne (per questioni organizzative: consegnate presso lo stesso centro di raccolta). Ricordo che grazie alle varie possibilità di valorizzazione - dalla vendita fresca per le caldarroste all'essiccazione e trasformazione - anche le castagne di piccole dimensioni sono molto benaccette”. 
 
 
 
Specialità locali sane e gustose
 
 
 
“La Sandro Vanini SA - ha spiegato la direttrice Beatrice Fasana - è davvero lieta di poter rappresentare l'anello finale della filiera della castagna ticinese, ovvero l'elaborazione di tutti quei frutti che per calibro non possono essere destinati a essere consumati freschi. In questo modo tutto il raccolto può essere valorizzato ed elaborato anche in altri prodotti qualitativamente eccellenti (purea o crema di castagne) e molto richiesti sia dall'industria che dal mercato al dettaglio svizzeri”.
 
 
La Sandro Vanini SA è un'azienda che da oltre 50 anni è leader nella produzione di prodotti raffinati come marrons glacés, frutta candita, scorzette di limone e arancia, mostarda di frutta e mostarda purée. Nel suo moderno stabilimento di Rivera - che si può visitare su prenotazione -  la Sandro Vanini SA realizza i propri prodotti con le stesse ricette originali utilizzate da nonno Vittorio Vanini nel lontano 1871. Partito con i marrons glacés, oggi Sandro Vanini offre una vasta gamma di specialità a base di frutta e verdura di ogni tipo.I marron glacés e la purée di castagne sono i prodotti più classici per i buongustai. Le scorze grattugiate di agrumi o la frutta candita, sono ingredienti ideali sia a casa che in pasticceria. Le mostarde purée e la mostarda di frutta sono uniche e fantastiche, specialmente se accompagnate a formaggi, salumi e carni. 
 
 
A disposizione dei clienti anche il Factory Gourmet Shop, dove si possono degustare e acquistare le pregiate specialità ticinesi, quelle di altri produttori della regione e una scelta di eccellenze agroalimentari internazionali.
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