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03.10.2016 - 09:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Mendrisio, la 'Sagra degli errori'. Dalla "Grande degustazione alle cantine" prevista ma cancellata, alle tensioni con il Servizio autoambulanza... Ecco i problemi che hanno spinto il Municipio a rompere con gli organizzatori

Il direttore del SAM Paolo Barro: "Già l’anno scorso avevamo spiegato al comitato che avremmo dovuto chiedere un contributo per il picchetto sanitario. Ci siamo accordati perché facessero una donazione all’ente, ma questa non è mai arrivata. E quest'anno..."

MENDRISIO - Ma quali sono esattamente i problemi organizzativi a causa dei quali il Municipio di Mendrisio ha deciso di rompere con gli organizzatori della Sagra dell’uva e di affidare a un altro ente la prossima organizzazione? Il Corriere del Ticino cita un anonimo proprietario di una cantina di via alle Cantine, via dove quest’anno avrebbe dovuto estendersi la Sagra. “È dal volantino diffuso dal comitato che abbiamo saputo che lungo la strada era stata prevista una ‘‘Grande degustazione di prodotti locali’’ – racconta il proprietario della cantina -. Inoltre non ci era stato detto che alla via la clientela avrebbe potuto accedere solamente pagando un ingresso di 5 franchi”.

Dopo aver contattato il comitato per avere spiegazioni – prosegue – “ci è stato riferito che non avremmo potuto vendere i nostri prodotti, ma solo farli degustare”. Beneficio? “Avremmo diviso le entrate – spiega – ma anche ammesso che fossero arrivate mille persone, l’incasso non sarebbe bastato a coprire i costi. Volevano però portare alle Cantine anche altri produttori locali per allestire delle bancarelle: a questi ultimi è stata chiesta la disponibilità per presenziare alla sagra una settimana prima dell’evento. Una tempistica assurda considerando inoltre che tutti i produttori di vino erano già impegnati a organizzare la vendemmia. Così si è deciso di annullare la parte prevista alle Cantine”.

Altre proteste giungono dalle società che hanno allestito le varie bancarelle in centro. “Una settimana prima dell’inizio della festa – riporta sempre il Corriere – non sapevamo ancora quale sarebbe stata la nuova collocazione per la nostra società. Abbiamo dovuto aspettare l’ultimo minuto per poter informare tutti coloro che ogni anno vengono a far visita alla nostra postazione”.

Un altro problema organizzativo ha toccato il Servizio autoambulanza del Mendrisiotto (SAM): “A una settimana dalla Sagra non sapevamo se avremmo dovuto allestire un dispositivo sanitario – dice il direttore, Paolo Barro – il comitato non si è mai messo in contatto con noi a questo proposito. A muoversi, invitandoci a prepararci per la manifestazione, è stato il Municipio di Mendrisio”.

Per anni il SAM, in occasione della Sagra, aveva presenziato a titolo gratuito con i propri volontari. “I criteri di messa in sicurezza tuttavia sono cambiati negli anni – dice Barro – e già l’anno scorso avevamo spiegato al comitato che avremmo dovuto chiedere un contributo. Ci siamo accordati perché facessero una donazione all’ente, ma questa non è mai arrivata. Quest’anno abbiamo quindi giocato d’anticipo: in maggio abbiamo presentato al comitato un preventivo. Quest’ultimo è stato firmato solo il giorno prima della sagra, su pressione del Municipio”.


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