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28.06.2017 - 11:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Venerdì 30 giugno riapre il Lungolago di Locarno, gravemente danneggiato dall'incendio divampato un mese fa. Bruno D'Addazio: "Abbiamo organizzato una serata di quelle giuste. Ora ci attende un grande lavoro...". E il patron rievoca i drammatici momenti d

“Oltre un mese di chiusura rischia di allontanare la clientela – dice D’Addazio -, ma sono fiducioso che i nostri affezionati clienti vorranno gratificarci ancora, come fanno da vent’anni a questa parte. Un grazie agli artigiani, rigorosamente ticinesi, che hanno dato l’anima per consegnarci il locale in tempi brevissimi"

LOCARNO – Era la sera del 22 maggio, un lunedì. Bruno D’Addazio aveva appena lasciato il suo locale, il Lungolago di Locarno, completamente rinnovato pochi mesi fa.

“Sono uscito verso le undici e mezza – racconta ricordando quei drammatici momenti -, e un quarto d’ora dopo mi chiamano i miei collaboratori e mi dicono che il ristorante sta bruciando. Mi precipito sul posto e vedo fiamme e fumo ovunque, ambulanze, pompieri, polizia…”.

Ora, a poco più di un mese dall’incendio, venerdì prossimo, 30 giugno, il ‘Lungo’ riapre. Ci sarà una grande festa. Sarà una serata speciale…

“Oltre un mese di chiusura rischia di allontanare la clientela – dice D’Addazio -, ma sono fiducioso che i nostri affezionati clienti vorranno gratificarci ancora, come fanno da vent’anni a questa parte. Quando ho rinnovato il locale ero preoccupato per eventuali esondazioni del lago, come quelle che abbiamo avuto in passato, e invece alla fine abbiamo subito i danni del fuoco. Anche se l’acqua ci perseguita in ogni caso, perché venerdì prossimo le previsioni non sono eccellenti… Vabbè, vuol dire che dovremo sopportare anche questo”.

Poi torna col pensiero a quel lunedì nero di fine maggio. “Quando il rogo è stato spento abbiamo capito che era stato devastante – racconta -: i fumi neri avevano invaso tutte le zone del locale e abbiamo dovuto rifare quasi tutto da capo: soffitti, plafoni, strutture. L’unica cosa che abbiamo salvato sono i tavoli e le sedie, che sono state bonificate da una ditta specializzata”.

E aggiunge: “Non sappiamo la causa esatta dell’incendio, forse un surriscaldamento o un corto circuito in un canale di ventilazione. Se il locale fosse stato già chiuso non so cosa sarebbe successo… Non oso nemmeno immaginarlo. Per fortuna c’erano ancora dei collaboratori all’interno, che hanno immediatamente dato l’allarme e avvertito del pericolo gli inquilini che vivono nel condominio”.

A questo punto D’Addazio vuole dire grazie a tutti: “Agli artigiani, rigorosamente ticinesi, che hanno dato l’anima per consegnarci il locale in tempi brevissimi. Ai miei collaboratori che hanno lavorato in queste settimane per contribuire ad accelerare la riapertura. Alla clientela, che ha sentito la mancanza del Lungolago forse quanto me. Ai pompieri, e a tutti coloro che sono intervenuti quella sera per limitare i danni e garantire la sicurezza…”.

Con questa riapertura, anticipata di circa un mese sui tempi previsti, aggiunge il patron, “cercheremo di sottolineare nel migliore dei modi l’evento, con una serata di quelle giuste”.

E conclude: “Ora ci aspetta un grande lavoro, perché tra una decina di giorni ci sarà Luci e Ombre… Giovedì 6 luglio abbiamo un concerto del gruppo ticinese ‘Banda Larga’, il venerdì un tributo ai Queen e sabato 8 ci sono i fuochi. Avremo un villaggetto davanti al locale, con 600 metri quadrati di copertura in caso di maltempo, e banchi con cucina multietnica e possibilità di mangiare anche senza sedersi”.

emmebi



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