La tecnologia passa dal Ticino. Apprendistato industriale: un valore aggiunto per l’azienda e per lo studente

LUGANO – Il settore industriale in Ticino occupa quasi 30.000 persone e nel 2014 ha offerto 300 posti da apprendistato. I risultati dell’industria ticinese sono di tutto rispetto: nei mondiali di calcio in Brasile a garantire la continuità dell'energia elettrica sono state delle macchine costruite a Locarno; gli aerei della Boeing sono dotati di turbine fabbricate in Ticino; i satelliti della NASA hanno motori elettrici realizzati nel nostro cantone.

L'eccellenza si crea con la formazione e non può prescindere da un solido percorso d'apprendistato: l'apprendistato secondo il modello svizzero è un sistema unico al mondo che molti altri paesi ci invidiano, che offre molte possibilità di carriera ed è pure sostenuto dal dipartimento dell'educazione dello sport e della cultura.

L’associazione mantello delle industrie ticinesi AITI diffonde l’apprendistato andando nelle scuole e parlando con i genitori, illustrando un mondo industriale poco conosciuto, ma che risulta davvero molto variegato e interessante. Di rimando constata come resista la visione che l'apprendistato sia una sorta di ripiego, pur essendo un percorso impegnativo sia per lo studio sia per il lavoro. Forse addirittura più di una formazione puramente accademica.

Il settore industriale fatica così ad attrarre nuovi talenti, nonostante offra diversi percorsi sia ai giovani che vogliono lavorare continuando la formazione, sia in seguito quando cercano un posto di lavoro a tempo pieno: si continua infatti a preferire la scuola tempo pieno, non considerando che il tirocinio permette di acquisire competenze che si possono mettere a frutto quasi immediatamente in ambito lavorativo e senza precludere la formazione successiva fino all’università.

Diversi ex-apprendisti, ora professionisti stimati, testimoniano come l’apprendistato porti con sé un alto valore aggiunto, permettendo di poter già lavorare in azienda durante la formazione: il vantaggio nei confronti di chi ha una formazione puramente accademica è evidente per le aziende che possono trarre un vantaggio pressoché immediato dal loro investimento.

Le difficoltà accusate da alcune aziende – legate per lo più al rafforzamento del franco –  non devono però essere da freno per i giovani che vogliono seguire un apprendistato nel campo industriale, dal momento che l'azienda avveduta e strutturata forma comunque gli apprendisti, in modo da valorizzare le proprie risorse umane e da farsi trovare preparata con personale interno qualificato alla ripresa del mercato.

Per questi profili così specializzati c’è anche il rischio aziendale di vedere i giovani più validi trasferirsi a lavorare oltre le Alpi o all’estero. Soprattutto in Svizzera interna si offrono delle possibilità che in Ticino non esistono più e un peso importante assume lo stipendio, generalmente più alto, anche se le imprese sono confrontate con le stesse nostre difficoltà. Le aziende più attrattive hanno spesso storia e dimensioni molto diverse da quelle ticinesi e probabilmente anche una politica aziendale diversa. D’altro canto anche nel nostro cantone esistono delle realtà di tutto rispetto, ben organizzate e strutturate, a volte addirittura con un intero reparto interno ben attrezzato e dedicato esclusivamente alla formazione degli apprendisti.

Per l’apprendista, ora ex-apprendista, quest’opportunità è un aspetto da non sottovalutare perché offre un’ulteriore strada alternativa nel proprio percorso professionale.

Per approfondimenti e informazioni:
Associazione Industriali Metalmeccaniche Ticinesi - www.ameti.ch
Formazione professionale presso il Centro professionale AMETI - www.ameti.ch/page_centro/index-3.html
Associazione industrie ticinesi AITI – www.aiti.ch