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10.10.2017 - 08:510
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Io, studente e docente, grazie ai corsi di storytelling all’Accademia Teatro Dimitri, ho capito che non basta trasmettere le nozioni, bisogna anche comunicarle"

Alan Righetti, classe 1988, ha conseguito un Bachelor in Economia Aziendale e un Master in Business Administration SUPSI. È attivo nell’insegnamento, ricerca e Formazione continua al Dipartimento di Economia Aziendale, Sanità e Sociale, docente di gestione idea imprenditoriale e contabilità al Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) e alla Lugano Business School. E in parallelo prosegue gli studi

Alan Righetti, classe 1988, ha conseguito un Bachelor in Economia Aziendale e un Master in Business Administration SUPSI. È attivo nell’insegnamento, ricerca e Formazione continua al Dipartimento di Economia Aziendale, Sanità e Sociale (DEASS), docente di gestione idea imprenditoriale e contabilità al Dipartimento Tecnologie Innovative (DTI) e alla Lugano Business School. Alan Righetti tiene anche il corso di specialisti marketing alla SMSchool ed è responsabile marketing e comunicazione della ACTG (Associazione Cantonale Ticinese di Ginnastica). In parallelo all’attività professionale sta inoltre proseguendo gli studi con alcuni corsi CAS dello Human Capital Management.

 

Quando è iniziato il tuo percorso in SUPSI?

Ho iniziato il percorso di Bachelor nel 2007 a tempo pieno, con l’obiettivo di proseguire subito con il Master in Business Administration, poi conseguito nel 2013. Mentre frequentavo il Master sono stato assunto in SUPSI come assistente in didattica. In seguito alle ultime evoluzioni professionali ho deciso di frequentare alcuni corsi CAS inerenti lo “Human Capital Management” per ampliare ulteriormente le mie conoscenze professionali.

 

Hai un diploma di Bachelor in Economia aziendale e ora insegni alla SUPSI, come ti senti in questo scambio di ruoli?

All’inizio non è stato semplice perché mi ritrovavo a vivere contemporaneamente la parte dello studente e quella da assistente in didattica. Questo mi ha permesso di capire le esigenze degli studenti e di raccogliere i loro feedback. Ho cercato di capire come comunicare con loro al meglio, perché al giorno d’oggi ci si aspetta maggiore dinamicità nell’insegnamento rispetto al passato. Frequentando delle giornate di formazione sullo storytelling presso l’Accademia Teatro Dimitri ho riscontrato quanto sia importante, oltre alle nozioni da trasmettere, anche la parte comunicativa e di apertura nei loro confronti. Quando ad esempio lo studente ha alcune lacune cerco di instaurare con lui un rapporto di fiducia e apertura, così da facilitare il passaggio di informazioni.

 

Visto il tuo ruolo di studente e docente, che consiglio daresti agli studenti che stanno affrontando il tuo stesso percorso?

Sicuramente quello di non perdere di vista la motivazione, perché per esperienza personale, nel corso del secondo anno di Bachelor, l’avevo un po’ persa e questo mi aveva penalizzato, ma in seguito, con un gruppo in classe che trainava, ho ripreso la motivazione e conseguito con successo il diploma. Il consiglio è quello di “fare gruppo”, a mio avviso è una metodologia di studio vincente, da solo il percorso è chiaramente più difficoltoso. Il compagno di classe riesce magari a spiegarti un determinato esercizio in maniera più diretta e meno formale. Bisogna valorizzare il proprio “leader” di gruppo perché è quello che può influire positivamente nello studio condiviso. La metodologia di studio può variare a dipendenza della persona. C’è chi è molto abile studiando tutto poco prima degli esami e chi invece ha bisogno di tutto l’anno. Personalmente consiglio di allenarsi con costanza perché molto spesso si tratta soprattutto di esercizio.

 

Quali sono i tuoi punti di forza e qual è il tuo obiettivo?

Per quanto riguarda la mia figura professionale, è sicuramente la passione che metto in quello che faccio, l’empatia verso gli studenti e la voglia di imparare continuamente. L’interdisciplinarietà è un altro punto che considero di forza perché il lavoro che svolgo è molto variato. L’obiettivo è quello di andare a consolidare il mio ruolo di docente, riuscendo sempre a trasmettere le nozioni in maniera dinamica e venendo incontro allo studente, nel limite del possibile.

 

Raccontaci un aneddoto che ricordi con piacere del tuo percorso di Bachelor.

Ricordo con piacere l’ultimo semestre prima del conseguimento del diploma, nello specifico, il periodo che ho trascorso alla RUAG Aviation di Lodrino durante il “progetto in azienda”. Il progetto di cui mi dovevo occupare assieme al mio gruppo di lavoro era “Lo sviluppo e l’implementazione di un servizio vendita”. Eravamo riusciti ad implementare questo servizio nella realtà, e con orgoglio, posso dire che è tuttora valido. Il mio ex-compagno del gruppo di lavoro è ora il responsabile del servizio. Sono proprio contento nel ricordare quest’esperienza perché mi ha arricchito, oltre che professionalmente, anche umanamente. Un altro momento piacevole l’ho vissuto durante il volo sull’aereo PC-7, regalatoci in segno di riconoscenza dalla RUAG, durante un evento da noi ideato di nome “FLY-IN”. Avevamo introdotto questo evento per fidelizzare ed acquisire clienti nel mondo dell’aviazione. È stata un’esperienza indimenticabile e molto appagante.

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